Come da premesse, i dissidenti disertano l’incontro con il sindaco Cristoforo Salvati, da lui convocato per ieri mattina a Palazzo Mayer. Il primo cittadino aveva avuto mandato dalla sua maggioranza di mediare con Paolo Attianese, Anna Conte e Antonella Vaccaro, il loro rientro in squadra. Sul tavolo la nuova agenda programmatica di 11 punti che segna il percorso amministrativo per il 2022. I tre dissidenti ieri mattina hanno fatto però sapere di non presenziare causa impegni personali. “Lunedi mattina terrò una conferenza stampa per presentare la nuova relazione programmatica – anticipa Salvati e dopo aver incontrato i tre – chiederò la fiducia a tutti”. Se la porta resta chiusa con la loro maggioranza, Attianese, Vaccaro e Conte la tengono però aperta con i colleghi di minoranza. I tre hanno ribadito la ferma intenzione di dimissioni collettive da notaio per porre fine alla consiliatura. Spetta adesso ai dieci di opposizione far loro sapere una data utile. Dopo un primo incontro in cui unanimemente avevano convenuto per la firma notarile, si erano messi in attesa del rientro di Teresa Formisano, soltanto ieri mattina guarita dal Covid. Appare molto difficile l’opera di mediazione del primo cittadino con i suoi consiglieri dissidenti, e lo dimostra anche il passo in avanti fatto dal Partito Democratico, che ieri sera, nel corso del direttivo guidato dal neo segretario Giuseppe Fontanella, ha ribadito il no a Salvati e la ferma intenzione di ritornare alle urne. Ovviamente i futuri interlocutori politici saranno coloro che oggi stanno tenendo fede all’impegno di mandare a casa Salvati. E’ certamente presto per una rosa di nomi di probabili candidati sindaci, certo è che sono già da mesi alla finestra gli imprenditori Michele Marano e Corrado Scarlato. Entrambi accarezzano l’idea di una candidatura, il primo in quota Pd, il secondo vorrebbe invece il sostegno anche dei dem. In mezzo spunta anche Nicola Acanfora, già assessore in giunta Aliberti, che ha aderito alla civica del Governatore Enzo De Luca “Campania Libera”. Con lui anche l’altro ex assessore, già candidato sindaco di Forza Italia, Antonio Fogliame. Tempi maturi anche per l’ex segretario dem Michele Grimaldi, da anni consigliere comunale a suon di voti, mentre non si può escludere ancora il nome di Michele Russo, che ha mancato l’elezione al ballottaggio per soli 700 voti in meno dello sfidante Salvati. I tre dissidenti, con almeno due attuali assessori dell’esecutivo Salvati politicamente vicini a Scarlato, potrebbero rientrare in un progetto di area centro centro sinistra. Il centrodestra al momento vede la sola ricandidatura di Cristoforo Salvati, e alla finestra, le mai assopite ambizioni dell’ex sindaco Pasquale Aliberti.
Adriano Falanga