Scafati. Ok dalla Giunta alla vendita delle farmacie. Affare da 9,5 milioni

Un affare da 9,5 milioni di euro. A finire per prima sul mercato sarà la farmacia situata al centro Plaza di San Pietro.

Via libera della Giunta alla vendita delle cinque farmacie comunali. Un affare da 9,5 milioni di euro. A finire per prima sul mercato sarà la farmacia situata al centro Plaza di San Pietro. L’Esecutivo guidato dal Sindaco Cristoforo Salvati ha preso atto della determinazione dirigenziale con la quale è stata acquisita la valutazione della perizia di stima giurata delle cinque farmacie comunali, redatta in data 14 maggio 2020 dal professor Donato Madaro, demandando al responsabile del settore “Finanze e Personale” l’adozione degli adempimenti di competenza per l’attivazione della procedura mediante asta pubblica. “Come avevamo garantito – ha dichiarato il Sindaco Cristoforo Salvati – diamo il via alla procedura per la vendita delle farmacie comunali. In virtù dell’atto di indirizzo approvato dalla Giunta, gli uffici comunali competenti procederanno entro il prossimo 28 febbraio alla stesura e alla pubblicazione dell’avviso per la cessione delle stesse. La procedura di alienazione avverrà mediante singoli avvisi di asta pubblica con l’emanazione di un primo bando che interesserà la farmacia dal valore economico maggiore, per poi proseguire in ordine decrescente, al fine di superare le condizioni di squilibrio e raggiungere gli obiettivi di risanamento previsti nel piano finanziario pluriennale omologato dalla Corte dei conti”. Secondo il perito avellinese, scelto già dalla commissione straordinaria che volle il recesso dal Consorzio Farmaceutico e la conseguente alienazione delle farmacie, il valore complessivo sul mercato sfiora i 9,5 milioni di euro. Nel dettaglio, quasi 3,6 milioni di euro è stimata la farmacia del centro Plaza, a seguire, quasi due milioni della farmacia di Bagni, 1,6 milioni per quella di via Poggiomarino, 1,14 per Mariconda e 1,11 per via Aquino. Cifre che difficilmente troveranno acquirenti in prima battuta, considerato che tutte sono in perdita e tutte richiedono un massiccio piano di investimenti per il loro rilancio. Basti pensare che nessuna struttura effettua servizio notturno h24 e nessuna, in tempi di Covid, ha offerto un servizio dignitoso all’utenza. Le farmacie sono rimaste indietro quanto all’approvvigionamento di mascherine e igienizzanti, o nel servizio tamponi delle ultime settimane. Non solo, la somme sono al netto del ristoro che Palazzo Mayer è chiamato a corrispondere al Cfi per il recesso. Una questione economico legale che sarà seguita, tramite incarico diretto, dall’avvocato Francesco Armenante. Un lavoro da 16.500 euro, più ulteriori 2.500 per le successive fasi istruttorie a seguito dell’effettiva alienazione di ciascuna farmacia. “Procederemo celermente, e nella massima trasparenza, consapevoli del fatto che la vendita delle farmacie comunali rappresenta il principale obiettivo da perseguire per garantire il risanamento dell’Ente”, la promessa del primo cittadino.

Adriano Falanga