Nocera Inferiore. Antonio Franza boccia l’idea retroportualità per il Pip di Fosso Imperatore.

L'assessore allo sviluppo Economico Antonio Franza raffredda l'idea di rendere retroportuale il Pip di Fosso Imperatore.

Nocera Inferiore. Antonio Franza
Nocera Inferiore. Antonio Franza

Nocera Inferiore. Antonio Franza boccia l’idea retroportualità per il Pip di Fosso Imperatore.

L’attuale assessore allo Sviluppo Economico e Fondi Comunitari Antonio Franza interviene sul dibattito che vede la possibilità per il Piano Insediamenti Produttivi di Fosso Imperatore di legarsi al Porto di Salerno. Franza non apprezza l’idea di legare l’ampliamento l’area produttiva ad attività considerate incapaci di aumentare in maniera importante il dato occupazionale nell’agro nocerino, quanto mai prioritario nelle idee dell’assessore. Queste le sue parole:

“Per quanto concerne la ZES ed il piano di sviluppo degli insediamenti nella nuova area industriale, registro posizioni che non condivido e mi auguro che anche la prossima Amministrazione non prenda in considerazione.
Ho sentito parlare di retroportualità, soluzione che a mio avviso non genera reali e concrete opportunità di sviluppo territoriale.
Questo tipo di attività, infatti, non produrrebbe in termini di nuova occupazione, quanto sperato dall’ampliamento dell’area industriale.
Le aree disponibili in un contesto così densamente popolato come il nostro, in passato fortemente stressato da un’occupazione di suolo sregolata, confusa e senza logica di pianificazione territoriale, rappresentano per davvero merce rara e preziosa, tanto da rendere imprescindibile un’azione preventiva di scouting efficace ed efficiente circa la massimizzazione degli spazi, privilegiando in un’ottica di analisi costi/benefici, attività economiche solide in termini di capacità di mercato che propongano combinazioni di fattori produttivi fortemente sbilanciate verso il lavoro, di cui abbiamo invero a Nocera e nell’agro un gran bisogno.
In tal senso, in un’ottica di sussidiarietà orizzontale, fidando nel senso di responsabilità del tessuto imprenditoriale dell’agro, ritengo sia ottimale affidare la valutazione puntuale dei piani industriali ad attrezzate personalità del mondo scientifico e del mercato, congiuntamente ai Consorzi locali e alle associazioni datoriali.
Un approccio superficiale alla tematica in questione, potrebbe determinare danni e “perdita di chance” enormi per il territorio e per le nostre famiglie.”

Alfonso Romano

Alfonso Romano, 23 anni, di Scafati ma anche di Roma e Cava de' Tirreni, corrispondente de "La Città" e socio del circolo Arci Cortocircuito. A lavoro e alla lotta!