Scafati. Allagamenti: “A settembre dragaggio del rio Sguazzatoio”

L’intervento riguarderà l’intero tratto, circa 7-800 metri, che da via Faiella arriva fino al fiume Sarno in via Oberdan

Scafati. Allagamenti:

Scafati. Allagamenti: “A settembre dragaggio del rio Sguazzatoio”

“Oramai finiremo con l’allagarci anche solo per aver innaffiato le piante”. Ironizza Giuseppe, che in via Roma ha uno studio professionale. La strada che costeggia il Rio Sguazzatoio fino a piazza Garibaldi è sotto venti centimetri d’acqua. Non piove molto, e non c’è stata nessuna “bomba d’acqua”, nonostante ciò l’area è sommersa dalle acque esondate dal canale che cinquecento metri più avanti si immette nel fiume Sarno. “Vedete in che condizioni devo aprire l’attività questa mattina signor sindaco”, spiega in un video, indirizzato al primo cittadino Cristoforo Salvati, Vincenzo, titolare di un bar. Nonostante le paratie, l’acqua ha invaso lo stesso il suo locale. Da queste parti le attività commerciali oramai in bilancio hanno la voce “manutenzione per allagamenti”, e sono costrette a rifare intonaci, pareti e arredamento più volte l’anno. Il problema diventa di natura igienico sanitaria nel momento in cui ritirandosi, l’acqua lascia sul manto stradale e nelle attività fango e detriti. La loro natura di certo non è innocua, considerato che sono i sedimi di uno dei corsi d’acqua più inquinati d’Europa. Questo problema va avanti da tempo, e con gli anni si intensifica, come del resto dimostrano i disagi di queste ore. “Il sindaco Cristoforo Salvati bene farebbero a provvedere quanto prima, ad un dragaggio del fiume almeno nel corso d’acqua in piazza Garibaldi, giacché saturo di ogni ché. Risiedo da trentadue anni in via Colombo ed a mente, non ricordo sia mai stato fatto un intervento simile”, sottolinea Enrico. Ma il dragaggio, così come la manutenzione, non è in capo all’amministrazione comunale, bensì alla Regione Campania, attraverso il Consorzio di Bonifica. Appena due settimane fa al confine con San Marzano sul Sarno e Angri furono inaugurati i lavori per la posa delle barriere anti rifiuti. Oltre al vice Presidente della Regione Fulvio Bonavitocola, era presente anche l’ingegnere Roberto Vacca, responsabile del risanamento ambientale del bacino idrografico del fiume Sarno. Lo stesso dirigente regionale è stato ricevuto ieri mattina dal sindaco Salvati. Sul tavolo la richiesta di Palazzo Mayer di uno stralcio ai lavori che dovranno interessare l’intero tratto, valutando la questione idraulica complessiva. “La Regione ha affidato ad uno studio di ingegneria idraulica di Torino lo studio di fattibilità per il dragaggio del canale Sguazzatoio. L’intervento mira a ripristinare la funzionalità del basso corso del canale – spiega il primo cittadino – e riguarderà l’intero tratto, circa 7-800 metri, che da via Faiella arriva fino al fiume Sarno in via Oberdan”. Considerati i tempi burocratici, i lavori non partiranno prima di settembre prossimo. Previsto un quadro economico di 1,5 milioni di euro. “Noi non smettiamo di sollecitare e se necessario diffidare, vigileremo attentamente”, la promessa del sindaco.
Adriano Falanga

Redazione

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