Scafati. Farmacie: E’ scontro sui due milioni di debito

“Sulla vicenda delle farmacie comunali continua ad esserci opacità e assenza di trasparenza da parte dell'Amministrazione" incalza Grimaldi

“Milioni di euro, che dovranno pagare i cittadini, dei quali nessuno ha mai potuto capire e controllare da chi fossero spesi, rendicontati, decisi”. E’ polemico Michele Grimaldi, dopo la notifica del decreto ingiuntivo da quasi due milioni di euro in favore del Consorzio Farmaceutico Intercomunale. Una somma dovuta per il recesso avvenuto nel 2018 per volontà della commissione straordinaria che sedeva a Palazzo Mayer. Una soluzione adottata affinché l’alienazione delle cinque farmacie di proprietà comunale potesse portare liquidità nelle casse di Palazzo Mayer, e far fronte all’enorme disavanzo da 33 milioni di euro emerso dopo lo scioglimento. Da allora però non solo le farmacie non sono mai state cedute, ma negli anni non si è avuta contezza della loro gestione, lasciata nelle mani del Cfi in assenza di una convenzione. “Sulla vicenda delle farmacie comunali continua ad esserci una opacità e una assenza di trasparenza da parte dell’Amministrazione – incalza Grimaldi, che punta l’indice anche contro Mario Santocchio – Dopo che il Sindaco si è di fatto sottratto dal rispondere alle nostre domande in Consiglio comunale, oggi a discuterne sulla stampa è inusualmente, come sempre, il Presidente del Consiglio, e non ad esempio l’assessore al Bilancio o quello al contenzioso”. Al decreto ingiuntivo sarà opposto ricorso per il tramite dell’avvocato Lorenzo Lentini, aveva anticipato Santocchio. “Apprendiamo così del probabile conferimento dell’ennesimo incarico ad un legale esterno all’ente, nonostante il Comune abbia un legale convenzionato, e non sappiamo con quale atto e per quali scelte – continua il consigliere di minoranza – Così come non continuiamo a capire chi abbia gestito le farmacie in questi anni, perché i bilanci delle stesse non siano mai stati ricompresi in quelli dell’Ente, perché i fondi per il ristoro al CFI siano apparsi e scomparsi dal bilancio a fasi alterne, perché il Sindaco non abbia mai sottoposto al Consiglio la discussione e l’approvazione della convenzione per la gestione”. Il contenzioso con il Consorzio rallenta la pubblicazione del bando per la vendita delle cinque farmacie. Il primo lotto, relativo alla struttura di via Pertini nei pressi del centro Plaza, vale ben 3,5 milioni di euro. Occorre vendere e far pesto, considerato che i proventi sono stati già cntabilizzati, e la mancata vendita andrebbe a comportare un pesante buco a sei zeri da compensare. Ragion per cui l’amministrazione guidata da Cristoforo Salvati nei giorni scorsi ha trasmesso una proposta di accordo da un milione di euro. Il consorzio non si è ancora pronunciato, e difficilmente rinuncerà ai circa 3,5 milioni di euro totali vantati dall’ex socio scafatese. “Mi auguro che gli organismi di controllo preposti intervengano al più presto per fare luce su di un vero e proprio scandalo contabile ed amministrativo”, chiosa Grimaldi.
Adriano Falanga