Il sindaco di Pompei per l’opposizione politica di Pompei si comporta come se fosse un “marziano” dal momento che ragiona come se arrivasse da un altro mondo, ignorando le cause che suscitato l’ansia di parte della popolazione residente nell’area urbana, interessata dal “papocchio” denominato progetto Eav. Difatti il sindaco ha dispostodispone comunicati stampa che parlano con note sopra le righe di “traguardo storico” in una trattativa che ha al contrario tutta l’aria di una “Caporetto” alla luce delle oggettive responsabilità di avallo e sostegno di un progetto, definito appunto “papocchio” dalle solite quattro liste civiche che si sono fatte apripista di un confronto più acceso e realistico rispetto all’evidenza dei disagi che Pompei sta vivendo a seguito di una dissennata politica di trasformazione urbanistica che fin dai primi lavori pubblici (via Lepanto) hanno fatto aprire un fascicolo d’inchieste da parte di Magistratura e Forze dell’ordine. Parliamo di Pompei nel futuro, I Pompeiani, Rinascimento pompeiano e Smart Pompei che da qualche tempo hanno conferito autonomia alla loro iniziativa, distaccandosi dal ceto d’opposizione istituzionale che sarebbe composto da consiglieri comunali in odore di trasformismo. L’incontro pubblico di ieri (30 maggio) tra amministratori di maggioranza e residenti di via Fucci e via Crapolla che contestano gli espropri è stato teatro di confronto in cui è stato spiegato che le istanze di revisione del progetto sono state accolte. Come? Facendo a sensi unici un progetto “appezzottato” che già non convinceva prima. Si tratta, a detta dei suoi contestatori, della stessa sceneggiata di prima col progetto hub. Il riferimento è quando è stato ingaggiato uno studio internazionale di architettura per contrastare un progetto urbanistico già reso definitivo dalla decorrenza dei termini per la presentazione di osservazioni di parte in conferenza dei servizi. Su quel flop è ancora aperto il dibattito politico ed ecco che già se ne prospetta uno nuovo sul fronte opposto della città a seguito degli espropri invasivi “Quando mi è stato chiesto di fare un sopralluogo per verificare il piano degli espropri, non mi sono tirato indietro. Anzi, ho voluto farlo il prima possibile. Una volta giunto sul posto, con il dirigente dell’ufficio tecnico, mi sono reso conto che le criticità sollevate dai cittadini erano giuste. In quell’occasione ho dato la mia parola: ‘gli espropri saranno rivisti e laddove sarà possibile saranno annullati’”. Testuali affermazioni del sindaco di Pompei. La domanda che si pongono, a questo punto, molti pompeiani è se vi si può dare ancora affidamento o se non sarebbe meglio cambiare registro.