Orami è certo, i cambi climatici dovuti al riscaldamento globale, stanno condizionando non poco il nostro stile di vita. Quante volte abbiamo esclamato: “Non ci sono più le stagioni di una volta”.
Tutto da un momento all’altro può cambiare, ma in realtà non è così.
Ciò viene da lontano, è un errore sostenere che questo fenomeno riguardi solo gli ultimi anni. Senza dubbio i nubifragi sono aumentati: dagli anni Settanta ad oggi la temperatura dei mari è salita. Acqua più calda significa maggiore umidità. Le nubi si fanno più “gonfie” ed è più facile che le piogge vengano giù come una bomba. Abbiamo assistito a tutto ciò, senza fare nulla o tutto quello che abbiamo fatto è stato poco.
Madre terra si ribella
Quello che ci preoccupa maggiormente, oltre all’enorme quantità di acqua, che da un momento all’altro si abbatte sul territorio, è capire se lo stesso sia pronto a riceverla. La nostra madre terra è disposta a subire un simile attacco violento senza ribellarsi, come spesso sta accadendo?
Manutenzione ordinaria
Quando ci sono ostruzioni e detriti, l’acqua non può avere un regolare deflusso. Bisogna fare prima prevenzione, partendo dal “famoso” monitoraggio del territorio, individuando i punti a rischio come caditoie stradali, cunette e pozzetti ed effettuando servizi di pulizia che sono indispensabili per garantire il corretto funzionamento delle fognature, poi proseguire senza sosta a una manutenzione periodica che, nonostante necessiti di interventi semplici o di ordinaria amministrazione, viene eseguita quasi sempre solo in emergenza e come straordinario intervento. Allora siamo certi che tutto questo è stato fatto?
Alla fine il detto tiene sempre, come in medicina così anche in natura: “Prevenire è meglio che curare”.
Aldo Severino