Il comunicato stampa di Anva Confesercenti.
Come già avevamo segnalato nei mesi di piena pandemia e subito dopo la fine dello stato di emergenza sanitaria c’è il serio rischio che molti mercati ad ottobre chiuderanno poiché gli operatori lasceranno le postazioni di lavoro. Tutto questo nasce dalla forte crisi economica che era in atto già prima del 2020 e che è esplosa durante la pandemia anche per scelte assurde come tenere chiusi i mercati che da tutti gli studi scientifici risultavano i luoghi più sicuri e con minor contagio rispetto ai supermercati e grande distribuzione.
Acquisti online e grande distribuzione
E’ stato incentivato la possibilità di acquisti online su grandi catene di distribuzione che non pagano tasse in Italia, si è portati la clientela a lasciare i mercati per andare ad acquistare nei supermercati e centri commerciali con aumenti ingiustificati di frutta e verdura, così come accertato durante le chiusure. La cosa più grave è stata la mancanza di investimenti nel settore del commercio su aree pubbliche per rilanciare un intero comparto che in Italia conta ben 190mila imprese, di cui 30mila sono presenti in Regione Campania, anzi si è fatto all’incontrario, con Sindaci che chiudevano in modo indiscriminato i mercati lasciando aperto tutto nelle loro città, ancora oggi e dopo ben 29 mesi molte fiere e sagre istituzionali non vengono fatte svolgere ma si autorizzano i privati a fare iniziative con costi altissimi per gli operatori.
Aumenti su tutti fronti
Negli ultimi mesi la pandemia è stata progressivamente sostituita dalla guerra in Ucraina, questo ha comportato un aumento di tutte le materie, specie i carburanti, se prima per raggiungere un mercato si spendevano tra i 10 alle 30 euro (secondo la distanza del mercato), oggi la spesa è incrementata del 55% rispetto all’inizio dell’anno, senza contare che i Comuni dal 1 aprile 2022 stanno chiedendo il pagamento del suolo che non è per la maggioranza dei Comuni applicata secondo la Legge 160/2019 ma con tariffe superiori a quelle previste e senza erogare servizi agli operatori ed alla clientela, tipo bagni, parcheggi ed addirittura vigilanza delle aree mercatali.
Poco tempo per dare speranza ai mercati
Ci ritroviamo con mercati tipo Maiori che applica una tariffa del 900% rispetto alla tariffa prevista per Legge e con mercati come Salerno che applica un aumento del 28% al 67% nei vari mercati. Ci rimane poco tempo per ridare speranza ai mercati di poter essere un punto di riferimento per le tante famiglie che non hanno soldi per la spesa e che si rivolgono al mercato che mantiene ancora prezzi concorrenziali e bassi, ma tutto questo stà mettendo a serio rischio le attività. Servono interventi seri, da un facile accesso al credito con prestiti piccoli e fino a 5mila euro, come sempre abbiamo chiesto una misura di un prestito d’onore, risoluzione dei pagamenti arretrati degli operatori dei mercati con rate che siano nella possibilità di essere pagate visto anche il momento economico, un rilancio delle aree mercatali con interventi strutturali e di investimento, pensando anche al cambiamento climatico e ora più che mai con mercati coperti.
Rischio di rivolgersi ai “cravattari”
Il mancato accesso al credito ha portato molti operatori a rivolgersi ai cosidetti “cravattari” un ulteriore peso che sta decimando le imprese. Come dicevamo anche la merce, sia alimentare che non alimentare è aumentata agli ingrossi, ma nei mercati i prezzi rimangono gli stessi, riducendo di molto i guadagni delle imprese, rispetto ad un calo di vendite molto alto.
Drastico calo delle vendite
Infatti da uno studio fatto dall’ANVA Provinciale di Salerno, il calo delle vendite per il settore alimentare rispetto a luglio 2021 è di circa il – 50%, mentre nel settore non alimentare vanno dal – 30% al – 60% con un incremento pari al + 10% solo per i cosmetici e profumi anche per il venire meno dell’obbligo della mascherina, ma rimane in negativo del – 30% rispetto al 2019.
Se non verranno presi dei seri provvedimenti a sostegno del comparto del commercio su aree pubbliche sia a livello Regionale che a livello Comunale, i mercati andranno verso una loro estinzione, rimpiazzati dal crescente abusivismo e dalla contraffazione che in questi due anni è cresciuta del 70% rispetto all’inizio della pandemia, e notiamo una forte azione di prevenzione verso gli operatori regolari, mentre si chiude un occhio sugli operatori irregolari.
La colpa dei comuni
Altra tegola nei mercati sono i tanti posti vuoti e che i Comuni non provvedono ad assegnare attraversi bandi regionali, oltre a continuare nel produrre degrado e abusivismo, sono uno dei tanti problemi per cui le imprese non riescono più ad andare avanti con una concorrenza sleale avvallata dalle stesse amministrazioni. Ci vuole un tavolo tecnico istituito in tutte le provincie Campane presso le Prefetture, tavolo che dovrà riunirsi almeno una volta al mese per monitorare la situazione del commercio su aree pubbliche, ed a questo tavoli devono essere presenti i delegati provinciali dell’ANCI e della Regione Campania al fine di trovare delle soluzioni con somma urgenza.
La situazione dei mercati nella città di Salerno
La situazione dei mercati nella città di Salerno è molto grave, ci stiamo ritrovando da mesi senza nessuna risposta alle nostre lettere inviate all’Amministrazione Comunale, in particolare sui pagamenti antecedenti il 2020 al fine di trovare una soluzione, abbiamo inviato ben tre note (gennaio, maggio ed agosto) ad oggi non abbiamo avuto risposte. Nell’ultima lettera abbiamo fatto notare che nei mercati vi è stato un aumento non giustificato del suolo, sul mercato di via Piave c’è un +28% di aumento, sul mercato di via Sabato Robertelli c’è un aumento del +36% mentre sul mercato di via De Crescenzo l’aumento arriva fino al +67%. La problematica più grande è proprio sul mercato di via De Crescenzo, un mercato quasi vuoto come sono andate a vuote le nostre varie richieste di riqualificazione del mercato, non a caso da maggio del 2021 una parte della copertura del mercato fu dichiarata inagibile da parte dei vigili del fuoco ed a oggi nessun intervento anche di messa in sicurezza è stato posto in essere. La carenza di gestione da parte del Comune nei mercati stà portando un maggiore degrado e soprattutto sta facendo chiudere molte imprese, la situazione da noi segnalata è gravissima, tanto che nella missiva inviata il giorno 9 agosto abbiamo avvisato l’Amministrazione Comunale che nei mercati è iniziato uno stato di agitazione, dopo il ferragosto verranno osti dei manifesti informativi nei mercati rivolti ai cittadini, ed in mancanza di un incontro serio e di risposte concrete gli operatori scenderanno in piazza a protestare con un corteo che attraverserà l’intera città. Inutile dire che il Comune che tanto declama una trasparenza non riesce a risolvere il problema degli operatori ambulanti di piazza della Concordia, in attesa da mesi di una soluzione condivisa, l’unica cosa che però notiamo è il posizionamento di pattugli della Polizia Municipale in piazzetta del Marinaio mentre su tutto il lungomare si svolge un mercato abusivo a cielo aperto e con vendita di contraffazione, mentre tra i viali continua lo spaccio di droga, gli abusivi sono arrivati fin all’ingresso di piazza della Libertà, tutto questo danneggia gli ambulanti in regola, italiani ed extracomunitari, che non fanno altro che chiedere di vendere nelle regole.