Due facce della stessa medaglia
Mentre tornano balneabili due tratti di mare della Penisola Sorrentina, il mare diventa marrone in due zone, Meta di Sorrento e Vico Equense, facendo scattare l’esposto in procura del Wwf Terre del Tirreno.
Tratti balneabili e divieti revocati
Problema risolto a “Marina Grande lato Est” a Sorrento e “Punta San Francesco” a Sant’Agnello, off limits da quando i temporali del 9 agosto avevano provocato lo sversamento in mare delle acque di alcune condotte di raccolta. Il via libera arriva dall’Arpac, l’Agenzia regionale protezione ambientale della Campania, che ha analizzato i campioni di acque prelevati giovedì scorso, revocando i divieti temporanei di balneazione.
Bagni sconsigliati
Restano invece sconsigliati ai bagni, e oggetto di attenzione, come specificato dall’Arpac, i tratti di mare denominati “Purgatorio” a Meta di Sorrento e “Vico Equense”, nel comune omonimo, dopo ulteriori prelievi risultati non conformi, effettuati sempre giovedì scorso.
L’emergenza
L’emergenza si sposta così da Sorrento a Meta, facendo scattare l’esposto, come riportato da Il Mattino, di Claudio d’Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno, alla Procura di Torre Annunziata per le condizioni del mare di Meta.
L’esposto di Claudio d’Esposito presidente Wwf Terre del Tirreno
“La situazione nei pressi della spiaggia del Purgatorio e del Vallone Lavinola è visibilmente disastrosa. Da settimane ormai il mare in questo punto della costa si presenta di colore marrone, maleodorante, con scarsa visibilità ed eccesso di fitoplancton, con schiuma e scagliette marroni in galleggiamento, caratteristiche tipiche di inquinamento da sversamenti fognari. Tuttavia, mentre a Sant’Agnello e Sorrento è stato emesso il divieto di balneazione, a Meta e anche a Vico Equense, dove pure sono state rilevate forti criticità, l’Agenzia regionale si è limitata a sconsigliare i bagni senza vietarli in maniera assoluta. Lasciare nuotare liberamente i bagnanti in un mare carico di enterococchi intestinali ed escherichia coli, senza metterli al corrente del rischio, appare criminoso”. Questo il duro attacco dell’ambientalista.
Le parole del sindaco di Meta
In merito è intervenuto anche Giuseppe Tito, sindaco di Meta:“Le analisi che hanno evidenziato valori oltre la norma fanno riferimento al tratto del Purgatorio già interdetto alla balneazione anche per il pericolo di caduta. In base ai risultati prenderò gli opportuni provvedimenti”.