Pagani. Degrado tra caditoie non pulite e strade indecorose: l’accusa di Calce e Sessa

Per i consiglieri di opposizione dell'amministrazione Lello De Prisco continuo lo stato di degrado in città, con politica e Sam inermi.

Vincenzo Calce e Anna Rosa Sessa
Vincenzo Calce e Anna Rosa Sessa

Alle porte di Settembre arriva il nuovo allarme da parte dei consiglieri comunali di opposizione Vincenzo Calce e Anna Rosa Sessa, la città è sporchissima in tutti i suoi ambienti. Strade, parcheggi, caditoie, nulla si salva nella narrazione dei due esponenti di opposizione dell’amministrazione del sindaco Lello De Prisco, critico anche nei confronti di Sam negli ultimi mesi. Secondo i due minoritari in assise, la città anche questo mese inizia a vivere le continue segnalazioni della cittadinanza, che denunciano con video e immagini un degrado dilagante nel territorio di Sant’Alfonso, senza una risposta adeguata da parte degli enti preposti. “Ogni mattina anche i social sono un bollettino di guerra: denunce quotidiane per segnalare disservizi a chi di competenza. Da stamattina gli utenti hanno segnalato la mancanza di pulizia delle caditoie, il degrado in cui versano i parcheggi e il cimitero, il buio in cui versano le strade, la situazione “acqua” in Via Padre Sorrentino. Non siamo solo noi a segnalare ma un popolo stanco di essere mortificato che chiede risposte.” È parte del comunicato pubblicato nelle scorse ore da parte di entrambi i consiglieri, con la consigliere Anna Rosa Sessa che puntualizza poi come “ la situazione è anche più grave vista la formazione della Sam un anno e mezzo fa, ed è evidente che la società partecipata finora non sia stata capace minimamente di garantire i servizi che merita la città di Pagani. Il sindaco si svegli perché non se ne può più”. L’attacco costante alla società coordinata dall’amministratore unico Mario Carpentieri e prerogativa per l’esponente di Azione, in quanto delegata allo spazzamento, cura del verde e raccolta rifiuti sul territorio. Il sindaco Lello De Prisco però glissa le critiche, reputate strumentali e pratica quotidiana dei consiglieri di opposizione, reputando maggiormente importante continuare il lavoro di rilancio della città:” stiamo gestendo vari milioni che cambieranno il volto di questa città e non posso continuare a sentire critiche così basse. Sappiamo dove stiamo andando, cosa stiamo facendo per questa città, non possiamo perdere tempo dietro rancori per elezioni andate in una determinata maniera”.

Alfonso Romano

Alfonso Romano, 23 anni, di Scafati ma anche di Roma e Cava de' Tirreni, corrispondente de "La Città" e socio del circolo Arci Cortocircuito. A lavoro e alla lotta!