Pagani. Assunzioni Agro Solidale: botta e risposta tra maggioranza e opposizione

La presentazione di un'interpellanza sulle prossime assunzioni da parte di Calce e Sessa irrita profondamente la maggioranza, che stavolta risponde

Agro Solidale
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La maggioranza consiliare paganese attacca i consiglieri Anna Rosa Sessa e Vincenzo Calce dopo la presentazione da parte di questi ultimi di un’interrogazione dedicata al nuovo piano di assunzioni di Agro Solidale. “Che i consiglieri Anna Rosa Sessa e Vincenzo Calce non avessero a cuore il bene della città e si spingessero a strumentalizzare anche le iniziative più nobili, era chiaro già da tempo” scrivono in un comunicato congiunto i gruppi di maggioranza Civicamente, Disegno Pagani, Orizzonte Comune e Pagani Protagonista, che non si sorprendono dell’ultima azione perpetrata dall’opposizione ma che condannano aspramente denunciandoli come “contrari al rafforzamento dei servizi sociali e al piano assunzionale di Agro Solidale, così essenziali per le fasce deboli e per tutta la città di Pagani”. Pronta la risposta dei consiglieri Sessa e Calce che rispondono così alle critiche:” Da consiglieri comunali attenti e pronti ad approfondire le questioni, abbiamo semplicemente chiesto delucidazioni oltre che rispetto delle normative e delle disposizioni cui il nostro Comune è sottoposto in termini di assunzioni. Ma, purtroppo, “trasparenza” e “legalità” sono termini sconosciuti alla maggioranza che attacca senza entrare nel merito della questione e senza dare le dovute risposte. Perché i consiglieri comunali di maggioranza non ci dicono se Agro Solidale può effettivamente assumere anche per la quota parte del Comune di Pagani anziché gettare fango e veleno sull’attività e sulle prerogative di due consiglieri comunali? Perché, a questo punto, non ci danno delucidazioni anche sui bandi di mobilità per categoria D che sembrano cuciti addosso a qualcuno, sulle assunzioni fatte alla Sam senza le autorizzazioni del Ministero, sui criteri di scelta dei percettori di reddito di cittadinanza impegnati nelle istituzioni pubbliche che danno disposizioni e partecipano ai tavoli a nome degli amministratori? Si sono accorti, inoltre, che, da due anni, vengono affidati incarichi sempre alle stesse ditte, che si alternano di volta in volta, in barba a procedure e gare e senza tenere in considerazione che gli stessi servizi esternalizzati rientrano nelle competenze della società in house? Infine gli stessi consiglieri sono a conoscenza del degrado in cui versa la città e per cui l’amministrazione comunale non ha adottato, fino ad oggi, alcun provvedimento? Ancora una volta, purtroppo, cercano di distogliere l’attenzione dai reali problemi della città”.

Alfonso Romano

Alfonso Romano, 23 anni, di Scafati ma anche di Roma e Cava de' Tirreni, corrispondente de "La Città" e socio del circolo Arci Cortocircuito. A lavoro e alla lotta!