Pompei. Ritardi alla manutenzione scolastica, critiche e giustificazioni

Della lamentela sui ritardi alla manutenzione di diversi plessi scolastici e del servizio di mensa scolastica si è fatto portavoce l’esponente di minoranza Domenico Di Casola

Pompei Domenico Di Casola

I ritardi secondo Di Casola

“Non è possibile attendere l’inizio dell’anno scolastico per gli interventi di manutenzione nei plessi scolastici quando vi è stato tutto il tempo per pianificare e realizzare i lavori richiesti” – fa notare il consigliere comunale Di Casola, facendo sapere che per l’inizio dell’anno scolastico manca il servizio di mensa con conseguenti difficoltà per gli studenti, le famiglie e i docenti.

Risposte e giustificazioni: Troianiello

Le risposte e le conseguenti giustificazioni ci sono arrivate dall’assessore all’edilizia scolastica, Michele Troianiello, il quale ha fatto presente che i disagi maggiori si sono creati nel plesso della scuola all’infanzia del rione di Messigno, dove il ritardo dell’apertura del cantiere edile di ristrutturazione, sarebbe dovuto al ritiro della ditta che si era aggiudicato l’appalto, a causa del continuo aumento dei prezzi dei materiali edili, che rende in brevi periodi superate le tariffe concordate per l’appalto dei lavori. Nel caso specifico i bambini inizieranno l’anno scolastico nel periodo prestabilito presso l’Istituto Scaro Cuore. Il Comune per aiutare le famiglie ha anche concordato un servizio di trasporto gratuito di tutti i bambini che incontrano difficoltà a raggiungere la sede scolastica provvisoria, sita nel centro cittadino. “La attività di manutenzione presso altre sedi scolastiche sono poca cosa” – ha proseguito Troianiello aggiungendo che nel periodo estivo è stato ristrutturato il plesso “Fossavalle” presso le palazzine popolari di via Nolana.

La replica di Piedipalumbo

Riguardo la mensa scolastica la replica è arrivata dalla consigliera comunale Pina Piedipalumbo, con delega all’istruzione la quale ha spiegato che quest’anno la mensa parte in regola perché la data del 3 ottobre, concordata dal dirigente Petirro, corrisponde a quella in cui parte l’insegnamento a tempo pieno. Difatti nel primo periodo scolastico non funziona il servizio di mensa perché l’insegnamento parte ad orario ridotto.

 

Redazione

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