Pagani, partita la strategia per i debiti fuori bilanci, pagamento semplificato per velocizzare le procedure e risparmiare all’incirca la metà dei fondi. Negli ultimi giorni l’amministrazione comunale del sindaco De Prisco ha inviato alla stragrande maggioranza dei suoi creditori una missiva nella quale si propone un patto destinato ad inficiare profondamente sullo stato di dissesto finanziario.
La lotta contro il dissesto
Lo stato economico dell’ente subisce ancora debiti fuori bilancio che derivano da sentenze vecchie da anni e anni, con l’amministrazione che ha dovuto stanziare nell’ultimo capitolo di bilancio all’incirca 10 milioni di euro dedicati. Per chiudere quanto prima il discorso con la Commissione Straordinaria di Liquidazione, si è deciso così una politica veloce, pronto a risolvere la maggior parte dei casi. La procedura semplificata permetterà infatti ai creditori di poter ricevere nel giro di 30 giorni le somme destinate, a patto però di un taglio consistente dall’incirca del 50%.
Le spiegazioni dell’assessore Russo
“Attraverso la procedura semplificata i creditori potranno avere in tempi brevi parte delle somme decise attraverso le relative sentenze, in una quota che varia dal 40 al 60 per cento” spiega l’assessore al contenzioso Veronica Russo, che sottolinea come “ Questo permetterà a tanti cittadini di poter avere quote di credito che pensavano abbandonate dopo tanti anni di nessuna risposta, al tempo stesso l’amministrazione potrà risparmiare fondi importantissimi verso l’uscita del dissesto finanziario”. Una strategia che però potrà avere alcuni intoppi, soprattutto nei confronti dei crediti relativamente più giovani e di importo molto pesante. L’assessore Russo è consapevole di questo aspetto, ma del resto la strategia non è finalizzata ad estinguere completamente i debiti fuori bilancio: “Se riusciamo a chiudere già la metà dei casi in questa maniera, avremmo portato avanti un risultato importante. Poi per il resto continuerà a lavorare la commissione straordinaria di liquidazione, con la tranquillità politica di un’amministrazione capace nel giro di tre anni di aver quasi completamente risanato un disastro durato decenni”.