Porte girevoli in casa Givova, arriva Matteo Imbrò?

ULTIM'ORA: in dirittura d'arrivo la trattativa tra la società gialloblù ed il play/guardia ex Treviso e Ferentino tra le altre, ora in uscita dalla Tezenis Verona.

Altro giro, altra sconfitta, altre novità

Il debutto sulla panchina salernitana di coach Attilio Caja non ha convinto, anzi. Una Givova così brutta e remissiva non si era mai vista prima d’ora, il -25 toccato a pochi minuti dall’ultima sirena in quel di Sassari ha rappresentato probabilmente il punto più basso dal ritorno in A del club caro a patron Nello Longobardi. Dopo la “fuga” di ali piccole (Henry fuori squadra ed Ikangi accasatosi a Torino) e l’arrivo dell’ala Butjankovs era evidente la sovrabbondanza nel reparto interni rispetto a quello degli esterni, ed ecco che il lunedì post-Sassari porta i suoi frutti. Aristide Landi, ala/pivot che era già ai margini delle rotazioni con Alessandro Rossi, non ha messo piede in campo nella sconfitta in terra sarda e si congederà dalla truppa scafatese senza aver lasciato il segno (3,2 punti e 2,2 rimbalzi a partita in poco più di 10 minuti di utilizzo dopo 7 giornate). Conteso in A2 dalla sua ex Torino e Rimini, il lungo potentino dovrebbe andare a rinforzare la neopromossa RivieraBanca, penultima in classifica nel girone rosso della Serie A2 2022/23 con sole 2 vittorie e ben 6 sconfitte all”attivo dopo quasi due mesi dall’inizio della stagione. In biancorosso Landi proverà a rilanciarsi dopo mesi difficili tra acciacchi e scelte tecniche che lo hanno penalizzato, Rimini può essere la piazza giusta per l’ormai ex numero 15 della Givova Scafati.

Matteo Imbrò, l’uomo giusto?

Il nuovo arrivo sulle sponde del Sarno dovrebbe essere il classe 1994 Matteo Imbrò. Nativo di Agrigento, a livello senior l’ex capitano di Treviso non è da considerarsi uno sprovveduto, altrochè. Abile sia nel ruolo di playmaker che in quello di guardia tiratrice, vanta un fisico importante per lo spot che consuetamente occupa (192 cm per 86 kg). Durante questi primi mesi non stava trovando grande spazio alla Scaligera Verona (unica squadra battuta dalla Givova in 7 match), oscurato da un Cappelletti tornato “al piano di sopra” con la voglia di restarci e di farlo da assoluto protagonista. La presa di Imbrò non è però da sottovalutare, di fatti si va ad indebolire una diretta concorrente nella corsa salvezza e si aggiungono qualità ed esperienza al reparto “piccoli”. Da gestire in modo diverso saranno i minuti di Logan (ben 35 a Sassari) e Stone, leader di un gruppo che fatica a ritrovarsi. Da non dimenticare Monaldi e capitan Rossato, chiamati a fare un ulteriore step di crescita dopo l’arrivo di un giocatore del livello di Imbrò, entrato anche nel giro della Nazionale italiana in passato neanche a dirlo con Attilio Caja prima (nazionale sperimentale nel 2015) e con Ettore Messina poi (raduno di Folgaria e torneo di Trento 2016-17). Matteo Imbrò è la soluzione a tutti i problemi della Givova Scafati? No, sarebbe troppo semplice. Matteo Imbrò è il miglior giocatore italiano in valore assoluto che la dirigenza scafatese potesse andare a prendere sul mercato? Senza ombra di dubbio, sì. Le porte di Via della Gloria rischiano di continuare ad essere  più che girevoli, tutti avvisati, Trevor Thompson e Doron Lamb su tutti.

Luigi Cocco