Scafati. È caccia al Rolex, due rapine in pochi giorni

E’ la banda dei Rolex, giovani che, pistola alla mano, costringono la vittima scelta a consegnare l’importante accessorio

banda del rolex

E’ caccia al Rolex a Scafati

Solo per la scaltrezza della vittima, non è andato a segno l’ennesimo colpo a danno di un noto imprenditore conserviero scafatese, che è riuscito a salvare il suo prezioso orologio da decine di migliaia di euro.

La banda

E’ la banda dei Rolex, giovani che, pistola alla mano, costringono la vittima scelta a consegnare l’importante accessorio. Il copione è sempre lo stesso, così come la location. Agiscono in sella alla moto, perlustrando le strade del centro città: corso Nazionale e via Martiri D’Ungheria. Arterie notoriamente molto trafficate, dove è più facile poter superare le auto incanalate nel traffico cittadino alla ricerca di possibili vittime.

Il primo colpo

Il primo colpo denunciato alla locale tenenza dei carabinieri poche settimane fa. A presentarsi al comando di via Oberdan guidato dal tenente Gennaro Vitolo un imprenditore scafatese, ancora scosso per il furto subito. Due uomini con volto travisato, in sella ad una moto e pistola in pugno, gli avevo portato via il Rolex che teneva al polso.

Il secondo colpo, tentato

Mercoledi mattina stessa scena, anche qui la vittima è un  imprenditore scafatese, piuttosto noto e benvoluto in città. La moto con fare sospetto si avvicina all’auto, ma stavolta la vittima si accorge della manovra nascondendo l’orologio  e tentando la fuga. I malintenzionati sono così costretti a darsi alla fuga. L’episodio verrà comunque denunciato ai carabinieri, così da permettere l’avvio immediato dei controlli, ma come accaduto poche settimane prima, la banda del Rolex è riuscita a far perdere le proprie traccie.

Le indagini

Al vaglio delle forze dell’ordine le decine di telecamere di sorveglianza, pubbliche e private, che sono installate in zona. I ladri conoscono bene la zona, sanno che le  vie di fuga sono pressoché immediate e facilmente percorribili con una moto, data la soluzione di continuità con i comuni limitrofi. Uscire dall’occhio elettronico cittadino lasciando in pochi attimi la città è impresa semplice. Non si può escludere che in entrambi gli episodi a compiere la rapina sia la stessa banda, che passava in perlustrazione via Martiri D’Ungheria.

La rapina al tabaccaio

Poco più avanti, in via Alcide De Gasperi, una settimana fa si consumava una rapina a danno di un altro noto imprenditore cittadino. L’uomo, titolare di una serie di bar tabacchi, stava depositando allo sportello elettronico del banco di Napoli l’incasso giornaliero delle attività. Ad avvicinarlo questa volta una utilitaria scura dalla quale era sceso un uomo che, sempre pistola in pugno, fulmineamente, nonostante il pieno giorno e la zona trafficata, si fece consegnare il borsello nel quale l’imprenditore custodiva ben 20 mila euro. Anche in questo caso tutto si è risolto in pochi attimi, facendo guadagnare la fuga ai ladri ancora prima che scattasse l’allarme.

Adriano Falanga

Redazione

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