Il caso di Angri-Portici trova una prima sentenza, secondo il Giudice Sportivo c’è stata violenza su Maraucci, 0-3 d’ufficio e due partite in campo neutro.
L’aggressione al tesserato di Portici
Sarà una macchia indelebile nella storia del ritorno del cavallino rampante in serie D, una vicenda destinata ancora a durare nelle prossime settimane tra ricorsi annunciati e polemiche. Il Giudice Sportivo nella giornata di ieri ha di fatto dato ragione alla società del Portici Calcio, rifiutatosi di rientrare in campo per il secondo tempo dopo l’aggressione denunciata a danni del capitano Maurizio Maraucci. Sulla questione è montato subito il caso mediatico cavalcato dai napoletani, che hanno segnalato la presenza di una componente di tifosi che introdotti negli spogliatoi avrebbe percosso anche un altro giocatore.
La sentenza del giudice
Il Giudice Sportivo, aiutato dal referto dell’arbitro Spina di Barletta, ha alla fine decretato una versione molto simile, spiegando come “nel corso dell’intervallo persone non identificate ma riconducibili alla società si sono introdotte negli spogliatoi e una di queste aggrediva un calciatore della società ospite strattonandolo con violenza e colpendolo con alcuni calci, mentre un altro soggetto ne favoriva la fuga tenendo aperta una porta”.
Una vera e propria sentenza per l’Angri, obbligata così alla sconfitta per 0-3 a tavolino, ma non solo. Addio “Novi” per le prossime due gare casalinghe, che saranno costrette a disputarsi a porte chiuse in campo neutro, ancora da trovare. Niente tifosi quindi domenica in occasione di Angri-Palmese ma soprattutto niente supporto per il derby del 29 Gennaio contro la Paganese, una giornata attesa tantissimo dai tifosi che avevano in mente anche iniziative di stampo sociale.
Una mazzata e una doccia gelata che costa caramente in ottica campionato per gli angresi, costretti anche vista la sconfitta casalinga a dare prova di grande forza mentale per non farsi risucchiare da una classifica che torna a mettere pressione visti i vicini play out.