Ultima curva
Giornata conclusiva della Regular Season di LBA alla Beta Ricambi Arena – PalaMangano, l’intera stagione della Givova Scafati di patron Nello Longobardi si decide in questi 40 minuti.
Undici vittorie in ventinove partite non sono bastate per arrivare a questa sfida già matematicamente salvi, la permanenza nella massima serie va guadagnata durante l’ultimo atto di un campionato avvincente e quanto mai tormentato per la compagine dell’agro. Attualmente a pari punti (22) con Napoli e Trieste ed avanti di sole due lunghezze su Reggio Emilia, la Givova è chiamata a vincere con la Germani Brescia per essere “viva” senza dover dar peso ai risultati che arriveranno dagli altri campi (Napoli ospite di una Verona già retrocessa, Reggiana che attende la visita di una Trento già qualificata ai playoff scudetto, Trieste di scena a Brindisi). Se gli uomini di coach Pino Sacripanti non dovessero riuscire a battere i lombardi, invece, la permanenza in Serie A sarebbe legata ai risultati di Napoli e Reggio Emilia (servirebbe una sconfitta di una delle due ai salernitani per giocare la A del 2023/24.
Brescia a caccia dei playoff scudetto
La Leonessa allenata da coach Alessandro Magro arriva in terra campana, anch’essa, con ancora tanto da giocarsi. Difatti i biancoblù occupano momentaneamente l’ottava posizione del ranking LBA, ultima valida per giocarsi la post-season. La matematica, però, non gli sorride: in caso di vittoria Della Valle & Co. potrebbero non concludere oggi la propria stagione e giocarsi le proprie chances da outsider come già fatto durante la Coppa Italia (poi portata a casa) in quel di Torino lo scorso febbraio, viceversa, alla Germani servirebbe una sconfitta casalinga di Pesaro (avanti 2-0 negli scontri diretti coi bresciani ma sotto di 2 lunghezze in classifica, 26 per i pesaresi contro i 28 della Germani) con la Bertram Yachts Derthona.
Sette anni dopo
L’ultima apparizione della società cara a Graziella Bragaglio in via della Gloria è datata 9 giugno 2016, gara 5 delle semifinali playoff del campionato di A2. Una Givova all’epoca guidata da coach Giovanni Perdichizzi e che vantava a roster elementi di prim’ordine per la categoria come la coppia made in USA Mayo-Simmons, l’estro di Marco Portannese, la fame di capitan Patrick Baldassarre e chi più ne ha più ne metta dovette arrendersi alla formazione di coach Andrea Diana per 69 a 74 dinanzi ad oltre 4000 scafatesi. Moss (unico “superstite” di quella stagione per entrambe le compagini) e compagni espugnarono il PalaMangano ed ottennero il pass per la finale, poi vinta (sempre per 3-2) con la Fortitudo Bologna che valse la massima serie al team lombardo.
Ai gialloblù sono serviti altri 6 anni per raggiungere la Leonessa nell’olimpo del basket nazionale, oggi altri 40 minuti della saga che potrebbero cambiarne il finale oppure renderlo ancor più amaro, drammatico.
Roster al completo
Entrambi i coach potranno contare sui propri organici al gran completo, con le rotazioni degli stranieri che per i padroni di casa vedranno fuori Martin Krampelj, mentre Massinburg è il sacrificato da coach Magro.
I quintetti
SCAFATI: Stone-Hannah-Okoye-Pinkins-Thompson
BRESCIA: Nikolic-Della Valle-Moss-Gabriel-Odiase
Primo quarto
Dopo un ritardo di oltre 10 minuti causato da una pioggia di coriandoli che hanno invaso il parquet subito dopo la palla a due è Kruize Pinkins ad inaugurare il trentesimo ed ultimo turno alla Beta Ricambi Arena con un 2/2 dalla linea della carità. Tanti viaggi in lunetta nei 90″ iniziali, sono di Odiase e Gabriel le prime grandi giocate del pomeriggio scafatese, Brescia sopra 3-8 al 3′. Hannah chirurgico dall’angolo, Della Valle e Gabriel ancor di più, a metà del primo quarto la Leonessa è avanti 8-13. La Givova prova a restare attaccata con Thompson, entra Logan che tocca due palloni e li trasforma in 6 punti, Givova avanti e decibiel che salgono a dismisura, 16-15 a 3:13 dalla prima sirena. Petruccelli dall’arco rimette le cose a posto in casa biancoblu, la risposta dei locali è affidata ad un iperattivo Thompson, l’ex Cournooh mette la tripla del 20-21 a 60″ dal decimo. Perfetto Logan dalla lunetta, Cobbins sale al quarto piano ed inchioda una schiacciata terrificante sulla testa di Thompson ed Imbrò, Pinkins ritrova la parità sul 24.
Al decimo minuto perfetta parità alla Beta Ricambi Arena, 24-24. Otto punti a testa per Logan e Thompson.
Secondo quarto
Trevor Thompson è il primo a toccare la doppia cifra, Petrucelli e Pinkins infiammano il secondo parziale, 29-29 all’11’. Il duo Logan-Thompson è incontenibile, ma è il layup del solito Pinkins a costringere Magro al primo timeout della gara a 7:29 dall’intervallo lungo sul 36-29 in favore dei salernitani. Cournooh fa valere la legge dell’ex con un’altra tripla, s’iscrivono a referto capitan Rossato da una parte e Burns dall’altra, un altro volo sopra il ferro di Cobbins vale il nuovo -1 Brescia sul 38-37. Tripla di Imbrò, Cournooh dall’arco è infallibile, il 2+1 di De Laurentiis vale il +4 Scafati al 16′. Caupain mette a segno due triple consecutive, dopo 18′ Brescia avanti 46-48 grazie ad un irreale 10/14 da 3 punti, Sacripanti corre ai ripari chiamando un obbligatorio timeout. Okoye trova finalmente il fondo della retina, il professor Logan tanto per cambiare segna da 3 punti, +3 Scafati. Ultimo minuto in cui non si segna più, di Cobbins l’ultimo squillo a 2 centesimi di secondo dall’intervallo.
Tabellone che dice 51 per la Givova Scafati, 50 per la Germani Brescia. Gli ospiti chiudono con un 10/15 dall’arco dei 6.75 al 20′, i padroni di casa tengono botta grazie ad una supremazia all’interno dell’area (12/15 da 2 punti). Tre uomini in doppia cifra per la Givova (Logan con 14, Thompson 12 e Pinkins 11), ancora nessuno per Brescia che ha nell’ex di giornata Cournooh il proprio miglior realizzatore con 9 punti frutto di un perfetto 3/3 oltre la linea dei 3 punti.
Terzo quarto
Odiase apre il secondo tempo con una schiacciata clamorosa, Nikolic segue a ruota con l’undicesima tripla della Leonessa, 51-55 al 21′. Fallo antisportivo di Moss ai danni di Hannah, che predica nel deserto in quest’inizio di secondo tempo, Brescia a +5 grazie ad un immarcabile Odiase al 24′. Pinkins prova a caricarsi la Givova sulle spalle, Nikolic risponde da campione. Thompson ridà il -2 a Scafati, che trema per un infortunio occorso a Stone (ginocchio), 61-63 al 25′. Magie di Caupain e Petruccelli, perfetti Hannah ed Odiase dalla lunetta, massimo vantaggio Germani a 3:03 dal trentesimo minuto, timeout Sacripanti. Scafati pare scomparire dal parquet, Petruccelli regala 12 lunghezze di vantaggio alla Leonessa in un PalaMangano che ora teme il peggio. Oltre a non difendere Logan & Company non trovano più il fondo della retina, Caupain rischia di mettere la parola fine sulla stagione di Scafati con la tripla del 65-82 che sancisce la fine della terza frazione.
Una Scafati inspiegabilmente spenta arriva agli ultimi 10 minuti della stagione come peggio non poteva, visti e considerati i risultati non positivi che arrivano dagli altri campi.
Quarto quarto
Rossato si sblocca da 3 e prova a rinvigorire il palazzo, Logan va sull’isola e riporta Scafati a -9 a 6:37 dal gong, 73-82. Rossato commette un fallo banale su Petruccelli, Logan dà segni d’immortalità e Scafati torna a -3 al 35′, si gioca in un inferno. Quinto fallo di Odiase, Pinkins trova un insperato viaggio in lunetta con 3:46 da giocare, 2/2 e Givova incredibilmente a -1. Petruccelli trova 2 punti nel traffico, Pinkins altri due dalla linea della carità, 85-86 a 2:27. Caupain sbaglia dall’arco, Rossato anche, Scafati trova un extra-possesso di rabbia, di Thompson i 2 punti che valgono il sorpasso gialloblù dopo un’eternità, 87-86 a 1:33 dal quarantesimo. Gabriel vola a schiacciare in uscita dal timeout, palla a Scafati con 55″ sul cronometro. Finale di partita e di stagione pazzesco al PalaMangano. La Givova rischia di buttare pallone, match e Serie A, ma Brescia riesce a fare peggio e regala ai gialloblù un’altra opportunità. Tripla senza alcun senso di Logan, trema la Beta Ricambi Arena. La Leonessa sbaglia tutto ciò che può sbagliare, di lotta e di governo Scafati ottiene il rimbalzo più importante della stagione, la palla finisce tra le mani di Logan che va fino in fondo in coast-to-coast e sigla il +4 gialloblù. Finisce 92-88.
Gioia, lacrime, salvezza. incontenibile l’invasione di campo del popolo scafatese, è tripudio per l’MVP David Logan. Sipario al PalaMangano.
I verdetti
Il risultato della Beta Ricambi Arena consente alla Givova di salvarsi nonostante le vittorie di Reggio Emilia e Napoli (salve anche loro). Retrocede Trieste per gli scontri diretti a sfavore con la Reggiana. La vittoria di Pesaro su Tortona esclude Brescia dai playoff.
Scafati chiude a quota 24 punti, eguagliando il piazzamento del 2006/07, decimo posto in graduatoria.
La sala stampa
Alessandro Magro: “Complimenti a Scafati per la salvezza acquisita meritatamente sul campo, la Givova è stata in grado di rientrare dal -17 grazie alla grande energia ed un pubblico eccezionale. Noi non siamo riusciti a tenere le loro folate, Logan eccezionale. Anche Pinkins e Thompson due rebus difficilissimi da risolvere per noi. Sono orgoglioso dei miei ragazzi nonostante i loro pregi e difetti, ci siamo meritati di arrivare a giocarci l’accesso ai playoff fino all’ultima giornata, nel bene e nel male. Ottima la seconda parte di stagione, ringrazio il mio staff e i miei giocatori per una stagione comunque storica per la vittoria della Coppa Italia. Fa male adesso dover analizzare il mancato accesso ai playoff, ma ci accorgeremo col tempo di quanto abbiamo fatto quest’anno. Peccato per le partite che abbiamo letteralmente buttato con Pesaro e Treviso.
Al trentesimo purtroppo per noi la partita è cambiata, per Logan non ci sono aggettivi. Un’atmosfera incandescente e la loro voglia di mantenere la categoria hanno fatto la differenza. Dobbiamo accettare il verdetto del campo.
Cosa ci è mancato? Continuità fisica, siamo stati falcidiati da infortuni pesanti per tutto l’arco del campionato.”
Pino Sacripanti: “Potrei parlare per ore, ma non ho più la forza né la voglia. Dovevo un favore a Nello Longobardi, sono arrivato qua tra lo scetticismo di tutti e gli ho promesso che ci saremmo salvati. Credo nella gratitudine, sono felice.
Ringrazio proprietà e staff, tutti, grazie a Renato Niccolai per l’equilibrio e la tranquillità che ha trasmesso a me ed a tutto il gruppo in momenti difficilissimi dal punto di vista mentale. Tutti abbiamo portato un mattoncino per conquistare questa salvezza. Non ho mai lavorato così tanto in vita mia; di mio cosa ho dato a Scafati? Ho preso la squadra e l’ho consegnata ai giocatori, i ragazzi mi hanno ringraziato perché sanno di averla vinta loro. Non è una critica a Caja, grandissimo allenatore, ma questi uomini avevano bisogno di sentire la squadra “loro”. Sono diventati sempre più partecipi col passare delle settimane e hanno creato un gruppo formidabile. Giorno dopo giorno, col lavoro. Ultimo ma non meno importante, il pubblico. Mai come oggi tutti sapevamo di poter rimontare anche un -17 grazie al calore della nostra gente. Quando Scafati si renderà conto dell’eccellenza che ha in questo territorio si potrà fare un salto importante. Sarebbe veramente bello vedere un sold out ogni domenica.
Ho fatto 11 partite con Scafati, 5 vinte e 6 perse per un tiro o poco più. Non era giusto retrocedere. Chiaro che Logan ci ha fatto vincere le partite, ma tutti ci hanno messo qualcosa più di ciò che avevano per conquistare questa permanenza in Serie A. Nessuno ci ha regalato niente, nonostante una sfiga colossale che sembrava accanirsi contro di noi partita dopo partita, allenamento dopo allenamento.
Thompson? A me è sempre piaciuto giocare col “pivottone”, c’è voluto tempo con Trevor ma i risultati sono eloquenti. Col passare del tempo è stato bravo a prendersi le responsabilità di cui lo abbiamo ricoperto.
Ora voglio solo riposarmi, abbiamo tanto tempo per programmare la prossima stagione, in Serie A.”
I tabellini
SCAFATI: Stone, Okoye 3, Sangiovanni n.e., Mian n.e., Hannah 10, Pinkins 18, De Laurentiis 5, Rossato 5, Imbrò 3, Thompson 18, Tchintcharauli n.e., Logan 30.
BRESCIA: Gabriel 8, Nikolic 7, Della Valle 6, Caupain 13, Petruccelli 18, Cobbins 9, Odiase 13, Burns 5, Laquintana, Cournooh 9, Moss, Akele.