Scafati. Barone: “Area PIP pronta per il rilancio”
Sopralluogo della consigliera comunale Barone nel cantiere di Cappella: chi investirà qui lo farà in maniera ecosostenibile. Continuano i lavori nell’area Pip scafatese di via Sant’Antonio Abate. L’obiettivo è inaugurare l’opera nel corso del 2024.
Verso il rilancio
Dopo decenni di problemi, l’area Pip di Scafati sembra finalmente avviata verso una trasformazione industriale. A confermare la buona notizia ci ha pensato, nei giorni scorsi, la consigliera comunale di maggioranza, Assunta Susy Barone , che ha effettuato un sopralluogo nel cantiere. L’opera permetterà alla città l’insediamento di diverse nuove attività industriali, dando così uno sviluppo che si cerca da anni in una città che urbanisticamente è sempre stata considerata confusa e mai realmente calata in un’ottica economica precisa.
Nuove opportunità
Quindi, una possibilità per gli imprenditori di costruire nuovi opifici, con una ricaduta occupazionale evidente non solo per Scafati, ma per tutto il comprensorio dell’Agro e dell’hinterland vesuviano. “I lavori appaltati alla Tecnob e finanziati con i fondi europei, per un importo di circa 5 milioni di euro, sono fondamentali per la piena attuazione e realizzazione dell’area industriale di Cappella. La piena realizzazione dell’area Pip è un obiettivo mai raggiunto da nessuna amministrazione comunale”, ha ricordato la consigliera Barone, sottolineando di fatto come i sindaci passati non siano mai riusciti a completare l’opera per problemi giudiziari o politici sopraggiunti in più occasioni.
Una data di riferimento
L’area, infatti, è rimasta per anni al centro di una diatriba con gli espropriati del caso, che avrebbero così condizionato lo svolgimento dell’opera fino all’anno scorso. Da qui, la rassicurazione della Barone: “Sono certa che sotto l’amministrazione comunale di Pasquale Aliberti riusciremo a completare quest’opera nel 2024. È un’opportunità di sviluppo per la nostra zona, sia dal punto di vista occupazionale che logistico. Mi auguro e mi assicurerò che le aziende che si insedieranno abbiano a cura uno sviluppo ecosostenibile e adottino una politica aziendale volta al rispetto dell’ambiente e della vivibilità dei residenti e non solo”.
Le valutazioni
Il Comune nei prossimi mesi valuterà anche in quale senso sfruttare l’area, anche in controtendenza con le politiche immaginate sempre dalle amministrazioni comunali precedenti. La vicinanza con il sito culturale di Pompei potrebbe, infatti, aprire possibilità anche turistiche, con una commistione tra cultura ed industria che porterebbe nuova linfa economica per la città scafatese.
Alfonso Romano