Scafati, In sei anni in comune recupera solo il 40% della Tari
Il PD passa al setaccio i conti del Comune e segnala, ancora una volta, il mancato rispetto del piano di riequilibrio pluriennale. Negli ultimi sei anni in cassato solo il 40% della Tari.
L’interrogazione di Grimaldi e Velardo
Nonostante un debito diminuito in 6 anni da 33 milioni di euro a 26, non sarebbero stati rispettati i termini pattuiti con la Corte dei Conti. Questo avrebbe palesato l’inconsistenza delle amministrazioni comunali, in particolar modo sulla questione tributi. I consiglieri comunali in quota Dem, Michele Grimaldi e Francesco Velardo, nei giorni scorsi hanno prodotto un’interrogazione scritta per conoscere lo stato finanziario dell’Ente. Oltre il dato del disavanzo, che si dovrebbe attestare attualmente secondo a 24 milioni di euro e non 26, quello che più colpisce è la raffigurazione di un Ente capace, negli ultimi 6 anni, di incassare solo il 40% della Tari dovuta. Tradotto in cifre, si tratta di 20 milioni di euro sugli oltre 50 previsti. Discorso analogo per i fitti passivi, dove il Comune ha incamerato solo il 50%. Meno della metà dei 500mila euro previsti.
Somme non rinegoziate
Una situazione che agli esponenti dell’opposizione non piace affatto: «I canoni non sono stati rinegoziati, continuando a incassare somme basse a fronte dei valori di mercato che invece in questi anni sono molto aumentati, favorendo così molti privati – dicono. L’Ente dovrebbe spendere di meno e incassare di più, tramite una straordinaria riorganizzazione della macchina pubblica attualmente fermo al palo. Il prezzo di questa voglia di spendere senza raziocinio, per produrre solo spot istantanei e non progetti di sviluppo che durino nel tempo, è scaricato interamente sulle giovani e future generazioni», hanno detto Grimaldi e Velardo.
Aliberti attendista
L’amministrazione comunale di Pasquale Aliberti, dal canto proprio, attende la fine del periodo agostano per intervenire sulla riorganizzazione della macchina comunale, che dovrebbe consistere in una ristrutturazione dei settori municipali e la conseguente esternalizzazione di alcuni servizi come la riscossione dei tributi.
Critiche per l’evento
I Dem attendono con ansia questa mossa da parte degli alibertiani, ma nel frattempo bocciano l’attuale amministrazione comunale. «Ci auguriamo che il sindaco, dopo la meravigliosa e strepitosa “Notte Bianca” da 120 mila euro, possa anche occuparsi di questa piccola incombenza che è la nostra città – hanno concluso -. Va chiarito che dalle casse dell’Ente dipendono la quantità e la qualità dei servizi, il carico fiscale che grava sugli scafatesi e le possibilità di investimento. Insomma, la qualità della vita e il futuro della città».
Alfonso Romano