Scafati, l’indignazione del sindaco Aliberti è esplosa nuovamente dopo l’ultima tragedia allo “Scarlato”
C’è rabbia e sdegno nella città di Scafati dopo la notizia della morte di un uomo che l’altro ieri aveva tentato invano di raggiungere presidio ospedaliero “Mauro Scarlato”. Il sessantenne sarebbe stato trasportato già senza vita all’interno dei locali dell’ex Pronto Soccorso. I familiari, dopo aver allertato il 118 e visto che l’ambulanza non arrivava, avevano provato a raggiungere il nosocomio con mezzi propri. Ma il 60enne è deceduto.
Un nuovo incubo
La comunità scafatese rivive l’incubo della morte un mese fa di una donna 59enne sempre alla ricerca di soccorsi allo “Scarlato”. Tremende coincidenze che hanno spinto il sindaco Pasquale Aliberti – che un mese fa firmò un’ordinanza in cui chiedeva all’ASL e alla Regione Campania il ritorno a Scafati un Pronto Soccorso di primo livello e un aumento delle autoambulanze con rianimatori – a riprendere carte e penna per fare il punto della situazione sanitaria in città.
Soccorsi immediati ma inutili
«Anche se questa volta il paziente è stato immediatamente soccorso una volta arrivato in ospedale, purtroppo la lunghissima e inutile attesa dell’arrivo dell’ambulanza del 118 ha fatto perdere tempo prezioso allo sfortunato sessantenne verosimilmente vittima di un attacco cardiaco», afferma Aliberti; che ricorda: «Avevamo già intimato, con l’ordinanza da me firmata in data 25 ottobre, il ripristino del pronto soccorso e del punto di primo intervento, oltre che del servizio di ambulanza rianimativa con personale medico esperto in emergenza». Per il sindaco di Scafati «il sessantenne deceduto ha provato l’inutile corsa verso quello che un tempo era il pronto soccorso, questo perché l’ambulanza tardava ad arrivare”, diventando così, suo malgrado, un altro simbolo di un’emergenza sanitaria che richiede delle soluzioni al più presto.
Senza medici del 118
La denuncia pubblica dell’esponente di Forza Italia è forte ma non prevede ancora al momento un attacco giudiziario nei confronti di ASL o Regione Campania, una possibilità che però potrebbe realizzarsi se le tante parole spese dagli enti interessati negli scorsi mesi non troveranno soluzioni al problema. Aliberti sottolinea in particolare i 50 posti letto per la riabilitazione, i nuovi medici da assumere, lo sblocco di laboratori e ambulatori, tanti progetti milionari che per il sindaco hanno bisogno di certezze: «Mi chiedo come sia possibile ricostruire un pronto soccorso base se non abbiamo neanche i medici del 118».
Carotenuto: “Siamo arrivati al limite della sopportazione”
Anche le minoranze consiliari hanno commentato l’evento, come l’esponente di Scafati Arancione, Francesco Carotenuto: «Siamo arrivati al limite della sopportazione: o ci ridanno quanto ci è stato tolto con annesse ambulanze medicalizzate oppure saremo costretti a convocare una mobilitazione generale per rivendicare il nostro diritto alla vita».
Alfonso Romano