Quando la Talbot Sunbeam Lotus vinceva i mondiali rally 

Talbot Sunbeam Lotus

La Talbot Sunbeam Lotus nacque nel 1977 come Chrysler, Casa che aveva assorbito dieci anni prima, con contributi statali, la Hillman e svariati altri piccoli costruttori inglesi. Era un periodo in cui questi ultimi si trovavano in grande difficoltà, tanto economica quanto progettuale, e sfornavano a ripetizione vetture poco entusiasmanti.

L’idea di rivolgersi alla Lotus per realizzarne una versione sportiva regalò, però, a questa utilitaria un posto nella storia, se non altro per avere portato la Talbot Sunbeam Lotus a vincere il Mondiale Costruttori Rally 1981, cinque anni prima della definitiva scomparsa del marchio. Proprio durante la gestazione della Lotus, Chrysler Europa fu acquisita dal Gruppo Peugeot.

Senza alcun dubbio il propulsore, siglato 912, rappresentava il punto di forza della vettura: si11 trattava del moderno 4 cilindri in linea 16 valvole in alluminio portato da 2000 a 2172 cc allungando la corsa. Alimentato da due carburatori doppio corpo Dell’Orto e con cambio ZF, sviluppava 150 CV nella versione di serie (poi saliti a 155 CV dal 1981), ma lo si poteva portare senza problemi a 200 CV e, nelle elaborazioni più estreme delle vetture ufficiali, a sfiorare i 250 CV. Il peso della vettura, nella versione di serie, era di 960 Kg.

La vettura si dimostrò, invero abbastanza inaspettatamente, subito molto veloce ed in grado di giocarsela con le Escort RS, Fiat 131 Abarth, Lancia Stratos e Renault R5 Turbo al punto che, già nella prima stagione completa di gare, il 1980, colse uno straordinario successo in casa, vincendo con l’indimenticato Henri Toivonen il RAC Rally. Nel 1981 fu il pilota francese Guy Frèquelin (con accanto il fido navigatore Jean Todt, sì, quel Jean Todt) che conquistò una vittoria, in Argentina, e con altri tre secondi posti riuscì a contendere alla Ford Escort di Ari Vatanen il titolo piloti fino all’epilogo.

Grazie ai due secondi posti di Toivonen ed una serie di piazzamenti, la Talbot si aggiudicò comunque il titolo Marche, davanti a Datsun, Ford, Opel, Audi e Fiat. Nel 1982 la Talbot non partecipò al mondiale e comunque, le sue chance di vittoria erano comunque fortemente compromesse dall’arrivo di due formidabili sfidanti, la Audi Quattro e la Lancia 037.

I successi nelle competizioni furono cavalcati dal Gruppo Peugeot, ma giovarono poco alla vettura stradale. Non solo nella versione Lotus, ma anche in quella standard la Sunbeam terminò la sua carriera a fine 1981, con la chiusura dello storico stabilimento di Linwood. La sua sostituta, la Samba, non avrà alcun seguito sportivo.

La sua linea, che ricordava da vicino una macchina fatta con i lego tanto era squadrata e spigolosa, fu un vero riassunto del design degli anni ’70 delle auto: piccole, leggere, potenti e con una meccanica messa e girata dal lato giusto. Ma nonostante questo, fu l’ultima. Con la Sunbeam, infatti, morì definitivamente la categoria delle piccole utilitarie e trazione posteriore, lasciando un vuoto incolmabile.

Galdieri Rent