Un consiglio comunale deserto sulla discussione delle interrogazioni
La nota del Consigliere Comunale Giovanni D’Alessandro qui pubblicata e riportata integralmente.
Oggi a Nocera Inferiore è accaduto un fatto molto grave. È andato deserto un consiglio comunale convocato per la discussione di alcune interrogazioni presentate dai consiglieri di minoranza. Io, che avevo all’ordine del giorno 2 interrogazioni a risposta orale e scritta, sono stato assente perché impegnato come presidente di una seduta di laurea con 40 laureandi fissata più di 1 mese prima della convocazione dell’odierno consiglio. Degli altri consiglieri non è dato sapere. Ma perché la seduta è andata deserta? Il Signor Sindaco in un’intervista televisiva ha raccontato molte cose inesatte, con il solito intento di dissimulare la sua inadeguatezza amministrativa e gestionale. Ha detto che oggi era presente solo la maggioranza e nessuno delle minoranze. E che di queste assenze lui non è meravigliato, giacché rappresentano la norma.
Assenze
Ebbene, è notorio che nei consigli comunali convocati per la discussione delle interrogazioni dei consiglieri di minoranza i consiglieri della maggioranza sono sempre assenti, mentre sono sempre presenti quelli delle opposizioni. Anzi, per la precisione, è sempre e solo presente 1 solo rappresentante della maggioranza, il capogruppo del PD. Oltre al presidente del consiglio comunale. Cosa che è accaduta anche oggi: unici presenti della maggioranza il capogruppo del PD e il presidente del consiglio (per ovvie ragioni, essendo il presidente dell’assemblea). All’opposizione, che ormai vanta soltanto 6 consiglieri comunali, giacché 3 sono di fatto a completo sostegno della maggioranza, era presente solo 1 consigliere. Ma perché queste assenze? La responsabilità è del Presidente del consiglio comunale che, pur sapendo che nelle sedute di discussione del question time la maggioranza è sempre assente e che sono presenti solo i consiglieri di minoranza che propongono le interrogazioni, ha fissato la seduta del consiglio senza concordare la data con i consiglieri proponenti. Gli unici consiglieri che sono sempre presenti a queste sedute.
In questo modo il Presidente del consiglio ha mancato al suo ruolo di garante delle prerogative di tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, e, senza alcun rispetto di un minimo di lealtà istituzionale, ha fissato la seduta sulla discussione di 2 mie interrogazioni in un giorno che per me era impossibile, per un pregresso impegno di fondamentale importanza, come la laurea di ben 40 studenti. Perciò, sin dal ricevimento della convocazione ho inviato via PEC al Presidente del consiglio una vibrata protesta, ma, con grande rammarico, non ho ricevuto riscontro, magari con la proposta di rinviare la discussione in altra data. Insomma, il Signor Sindaco e la sua maggioranza, Presidente del consiglio incluso, continuano ad andare per la loro strada con i paraocchi. E oggi fanno finta di essere sorpresi per assenze a loro preannunciate e giustificate sin dal 6 dicembre. Per un consiglio comunale che non avrebbe proprio dovuto essere convocato, perché dedicato alla discussione di interrogazioni proposte da chi oggi non poteva essere presente. Quello che desta sconcerto è la consueta pantomima del Signor Sindaco, che strepita contro le opposizioni che creano solo intralci.
La verità è tutt’altra. È che il Signor Sindaco controlla pure le convocazioni del Consiglio comunale attraverso il Presidente del Consiglio e non fa altro che ostacolare l’azione delle minoranze. Come, da ultimo, la convocazione di un prossimo Consiglio comunale per il 28 dicembre alle ore 12 (e non alle 9.30), sperando così di dissuadere da interventi contrari troppo lunghi. Purtroppo per lui si troverà a fare notte, col danno all’ente di dover pagare anche gli straordinari ai dipendenti e funzionari comunali che dovranno essere presenti durante la seduta.
Giovanni D’Alessandro