Scafati. Morte per malore, la salma rimane sul ciglio della strada

Intorno le 18:30 l'uomo, ex infermiere del P.O. "Scarlato", accusa il malore, ma l'ambulanza è senza medico e non si può dichiarare il decesso. Il nuovo caso scatena la rabbia di Aliberti, che alla nostra redazione dichiara "Relazione ad horas alla Procura della Repubblica"

Ambulanza 118 soccorsi
Ambulanza 118 soccorsi

Un altro tragico episodio scuote la comunità di Scafati, rinfocolando le richieste di un miglioramento del sistema sanitario locale. La morte di un ex infermiere del presidio ospedaliero “Mauro Scarlato”, sopraggiunta a seguito di un malore, ha evidenziato la mancanza di un medico nell’ambulanza intervenuta. Questo fatto ha causato il blocco della salma per circa un’ora, suscitando grande disappunto.

Il fatto

L’incidente si è verificato intorno alle 18:30 in Corso Nazionale, quando un uomo di sessant’anni ha accusato un improvviso peggioramento delle sue condizioni di salute. Il pronto intervento del 118 è stato chiamato, ma l’ambulanza inviata da Nocera Inferiore è giunta dopo un periodo di tempo non ancora del tutto chiaro.

All’arrivo dell’ambulanza, i soccorsi sono stati effettuati esclusivamente dagli infermieri di bordo, non dotati della figura del medico, e purtroppo non hanno potuto far altro che assistere impotenti alla crisi dell’uomo. La mancanza del medico ha influito non solo sulla gestione dell’emergenza ma anche sulla dichiarazione del decesso, avvenuta dopo un’attesa di quasi un’ora, ad opera della guardia medica.

La scena ha così visto la salma coperta da un lenzuolo per un tempo considerevole, sconvolgendo la cittadinanza e suscitando critiche da parte del sindaco Pasquale Aliberti. È da tempo vigente sul territorio un’ordinanza che richiede all’ASL di Salerno di attivarsi per il ripristino di un punto di Pronto Soccorso all’interno del P.O. “Scarlato” e l’aumento delle ambulanze con personale medico a bordo.

Le parole di Aliberti

“Il direttore generale dell’Asl Salerno, impegnato con i suoi avvocati a difendersi al Tar dalla mia ordinanza sindacale, in questi mesi non ha avuto tempo per ripristinare il pronto soccorso di primo livello come pattuito con il sottoscritto” ricorda con rabbia il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti “C’è poi l’arroganza del presidente della Regione che ha messo in campo attacchi feroci verso chi prova a difendere una comunità ormai spaventata e scioccata per morti rispetta le quali non vi è neanche il tentativo di poter intervenire in mancanza di Pronto Soccorso, di emergenza e addirittura in presenza di un 118 “appezzottato””.

La denuncia

“Non dovrebbe esistere un’ambulanza senza medico addetto, nel caso specifico di questa sera non c’era neanche un medico, fatto gravissimo per il quale ho chiesto al comandante della Polizia Locale Pasquale Alò di relazionare affinché i fatti accaduti fossero resi presenti ad horas alla Procura della Repubblica, che deve essere conscia della superficialità dei livelli istituzionali a cui compete la gestione dell’emergenza in una città di 50 mila abitanti che abbracciano un comprensorio di circa 100 mila abitanti.” continua Aliberti “Al presidente De Luca faccio la richiesta di un silenzio tombale su queste vicende che erano state già annunciate che dimostrano che la speculazione di cui parla è soltanto la disperazione di chi tutti i giorni avverte il peso della responsabilità di cittadini che ormai davanti ad un malore non sanno dove andare, a chi rivolgersi e cosa attendere. In questo caso l’attesa è stata vana, non conforme per assenza di medici e quindi mortale”

Alfonso Romano

Alfonso Romano, 23 anni, di Scafati ma anche di Roma e Cava de' Tirreni, corrispondente de "La Città" e socio del circolo Arci Cortocircuito. A lavoro e alla lotta!