Sarno. L’ente nomina il legale nella vertenza anti Viscardi
Sarà l’avvocato Lorenzo Lentini a rappresentare il Comune di Sarno nel procedimento davanti ai giudici amministrativi avanzato da otto elettori sarnesi. Ricorrono per l’annullamento del decreto con il quale il primo cittadino decaduto, Giuseppe Canfora, dispose il rimpasto degli assessori indicando Eutilia Viscardi nelle vesti di nuovo vicesindaco. La giunta aveva dato mandato all’ufficio legale di selezionare un avvocato che potesse patrocinare davanti al Tribunale amministrativo regionale della Campania, chiamato a pronunciarsi sul ricorso.
Lentini
La scelta è ricaduta su Lentini in quanto, come si legge nel provvedimento, l’ufficio legale municipale sarebbe troppo oberato per seguire il nuovo contenzioso. Lo si evinceva dalla delibera di giunta che incaricava il dirigente comunale di selezionare un professionista esterno. Infatti c’era scritto che l’avvocato interno Vittorio De Liguori aveva comunicato «l’impossibilità a gestire l’eventuale affidamento di difesa giudiziale a causa del pesante carico di lavoro e di impellenti scadenze». Una motivazione dello stesso tenore veniva indicata per l’altro avvocato interno, Ketura Chiosi, che aveva «manifestato la propria indisponibilità a “causa dei numerosi giudizi civili, di lavoro e altri pendenti dinanzi al Tar».
La selezione
La giunta Viscardi dispose, quindi, che la dirigente degli Affari generali, istituzionali e dell’Avvocatura municipale esternalizzasse il patrocinio. Dalla selezione intuitu personae è emerso quale profilo migliore e più qualificato, quello dell’avvocato Lorenzo Lentini. Un affidamento che costerà all’ente una parcella di 8.881,60 euro omnicomprensiva di accessori: è indicato nella determina firmata dalla dirigente Teresa Marciano e pubblicata ieri all’albo pretorio comunale.
Il ricorso
Il ricorso presentato dall’avvocato Giuseppe Lanocita per conto di otto cittadini sarnesi chiede l’annullamento del decreto con il quale Canfora nominò la Viscardi vicesindaco e rimodulò le deleghe agli assessori Emilia Esposito , Roberto Robustelli e Antonio D’Angelo . Il provvedimento fu pubblicato il 27 settembre, con l’ex primo cittadino decaduto a causa dell’irrevocabilità della sentenza di condanna, confermata dalla Corte di Cassazione e pubblicata il 2 agosto precedente. I ricorrenti chiedono anche l’annullamento della presa d’atto della decadenza di Canfora, arrivata in Consiglio comunale il 25 ottobre successivo, della rimodulazione di giunta effettuata dalla facente funzioni il primo dicembre, nonché di ogni azione adottata da Viscardi. Per gli otto cittadini elettori, l’ex sindaco si «affrettò, seppur tardivamente, a intervenire sulle attribuzioni della giunta, esercitando prerogative di cui ormai non era più titolare».
Alfonso Romano