Scafati. Scuole freezer. Nel plesso capoluogo riscaldamenti ancora fermi
Emergenza riscaldamenti nelle scuole del territorio scafatese: i lavori effettuati nel periodo natalizio non hanno risolto tutti i problemi, grave la situazione al plesso Scafati Capoluogo. A denunciare il caso il consigliere di opposizione Francesco Carotenuto, che ha raccolto le diverse segnalazioni sui social di tanti genitori di alunni non solo del plesso del centro cittadino.
I disagi
Diverse scuole scafatesi hanno subìto nelle settimane scorse molti disagi, in particolar modo sul versante dei riscaldamenti. Caldaie vecchie e sistemi vetusti sono infatti andati in crisi, negando temperature ottimali a studenti e docenti con conseguenti forti polemiche. L’amministrazione durante la pausa natalizia ha provato ad accelerare per riuscire a tamponare una vera e propria emergenza nei plessi di via Genova, via Martiri D’Ungheria, plesso Manzi e altri ancora.
La testimonianza del lavoro
Un lavoro testimoniato da continue foto pubblicate sui social del sindaco Pasquale Aliberti. Però in molti casi non ci sono stati i risultati sperati, come nel plesso Capoluogo. «Le feste sono finite, ma questa amministrazione continua a “fare la festa” agli studenti scafatesi», è la battuta amara del consigliere Carotenuto, che dopo aver visionato le diverse denunce social dei genitori aggiunge: «A nulla è servita la pausa natalizia, che poteva essere un’ottima occasione per intervenire nelle strutture scolastiche; a nulla è valsa la determina dirigenziale dello scorso 15 dicembre con cui è stata prevista la fornitura di 35 termoconvettori. I bambini sono ancora in aule al freddo, costretti a indossare giubbotti, e a fare i conti con il calo delle temperature».
La risposta del Comune
L’ente guidato da Pasquale Aliberti nel frattempo continua a chiedere la calma in attesa di altri nuovi interventi sul territorio scafatese. Sul plesso Capoluogo infatti sembrerebbe che il problema sia complesso per la natura dei danni riportati dal sistema di riscaldamento negli anni, esigendo quindi un’operazione più delicata e duratura di una semplice manutenzione in periodo natalizio.
Alfonso Romano