Il comunicato
In data odierna, la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Salerno ed il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli hanno notificato ed eseguito una ordinanza di sequestro preventivo, emessa dalla Sezione Riesame del Tribunale di Salerno, relativa alla lottizzazione abusiva nonchè alla consumazione di reati urbanistici ed ambientali e paesaggistici del complesso recettivo alberghiero e delle opere di urbanizzazione insistenti sul “Gallo Lungo” ricompreso nel comprensorio dell’Isola de’ “Li Galli”, riserva naturalistica del Comune di Positano.
Il provvedimento cautelare rappresenta l’esito del gravame proposto da questa Procura della Repubblica avverso il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari di Salerno, investito di richiesta di sequestro preventivo dei vari manufatti per il reato di lottizzazione abusiva, non lo riteneva sussistente, riconoscendo esclusivamente la illegittimità di alcune opere e, conseguentemente, disponendo il sequestro unicamente del “corpo di fabbrica destinato ad area benessere nonchè l’attracco per l’ormeggio natanti, le passerelle di collegamento ed il locale dissalatore e generatori e dei terreni su cui insistono.”
Il Tribunale per il riesame ha invece ritenuto la sussistenza del reato contestato, disponendo il sequestro preventivo di tutto il complesso turistico alberghiero e delle opere di urbanizzazione. L’attività investigativa è scaturita da un sopralluogo avvenuto nel luglio 2023, in seguito al quale si contestava la realizzazione di una serie di opere edilizie e precisamente:
-cambio di destinazione d’uso di locale magazzino-deposito barche in SPA con realizzazione di nuovo volume adibito a servizi igienici e vasca ricreativa;
-costruzione di nuovi volumi per la creazione di camere con bagno in prossimità degli edifici esistenti e con incremento di superficie e volume di manufatti oggetto di istanza di condono edilizio;
-realizzazione di nuove infrastrutturazioni per garantire servizi alberghieri di lusso, tra cui, in particolare, piscine ed elisuperficie;
-realizzazione di nuovi volumi per la creazione di servizi di tipo alberghiero, quali edificio dispensa, edificio dissalatore e generatore;
-cambio destinazione d’uso di superfici esistenti per la creazione di camere, servizi igienici, servizi alberghieri ed ambienti per la preparazione e somministrazione dei cibi;
-realizzazione di percorsi pavimentati, peraltro con materiali incongrui rispetto al contesto paesaggistico e naturalistico, panchine in muratura ed aree relax, vasche ricreative con prelievo di acqua di mare.
La contestazione è stata altresì fondata sulla ritenuta ricostruzione, per la società proprietaria, di un volume d’affari per l’anno di imposta 2022 pari a circa 1 milione di euro.
Il provvedimento della Sezione Riesame del Tribunale di Salerno, ovviamente, non è definitivo ma suscettibile, in fase cautelare, di ulteriore gravame.