L’incredibile storia di Beniamino Zuncheddu, 33 anni in carcere da innocente

Ha finalmente ottenuto l'assoluzione. Verità venuta fuori troppo tardi: Beniamino è entrato in carcere che aveva 27 anni, oggi ne ha 59.

Beniamino Zuncheddu, allevatore sardo erroneamente condannato per omicidio e detenuto ingiustamente per 33 anni, ha finalmente ottenuto l’assoluzione. Zuncheddu ha condiviso la sua esperienza di “uccellino in gabbia” e la mancanza di comprensione riguardo agli errori giudiziari. Nonostante la sofferenza, ha sorpreso tutti dichiarando di non provare odio verso gli accusatori, definendoli anch’essi vittime dell’ingiustizia. La sentenza della Corte d’appello di Roma del 26 gennaio ha ufficialmente concluso un lungo periodo di detenzione basato su bugie e falsità emerse dalla strage di Sinnai del 1991.

Beniamino Zuncheddu, dall'ergastolo all'innocenza - Il Sole 24 ORE

La determinazione del procuratore Francesca Nanni e dell’avvocato Mauro Trogu, supportati dalla comunità di Burcei, ha smantellato l’ingiusta condanna. Le intercettazioni di Walter Marcialis, fonico forense, e il lavoro del criminologo Simone Montaldo e del tenente colonnello Mario Matteucci hanno contribuito all’assoluzione dimostrando l’innocenza di Zuncheddu. Ora, Irene Testa, garante dei detenuti della Sardegna, chiede un giusto risarcimento, consapevole che il tempo perduto non potrà mai essere completamente recuperato per l’uomo di 59 anni che necessita di cure. La storia di Zuncheddu sottolinea la necessità di riforme giudiziarie per evitare ingiustizie simili in futuro.