Ad Agropoli, la Procura di Vallo della Lucania sta indagando su un caso che coinvolge 22 persone, compresi professionisti e privati cittadini, accusati di truffa aggravata, falso in atto pubblico e ideologico. L’inchiesta, che vede il Servizio Sanitario Nazionale come vittima presunta, si basa su presunti falsi ricoveri, organizzati per ottenere indebiti rimborsi dall’ASL mediante prescrizioni che attestavano condizioni non necessarie.
Tra gli indagati figurano un medico cardiologo di Pagani, il direttore sanitario e il responsabile di reparto di una clinica privata ad Agropoli, insieme a nove medici di base della Campania e della Puglia, e otto cittadini privati. L’accordo tra il tecnico della clinica, il cardiologo e il direttore sanitario avrebbe orchestrato falsi ricoveri, con documenti contraffatti, causando un notevole danno al Servizio Sanitario Nazionale, che avrebbe erogato almeno cinque rimborsi non dovuti all’ASL. Le indagini, condotte con intercettazioni telefoniche e acquisizione di documenti da parte dei Carabinieri del Nas di Napoli, hanno permesso di ricostruire le presunte attività illecite.