Angri. Flop Distretto del Commercio. Esposito: “Amministrazione volatile”
Si fa aspra e critica la polemica sui mancati ristori del Distretto del Commercio “ciccati” clamorosamente dall’Amministrazione di Cosimo Ferraioli. La voce degli esercenti si fa sentire attraverso il pensiero di Gianluigi Esposito, apprezzato ristoratore del centro storico cittadino e sempre in prima linea sulle problematiche del commercio locale, che mette in evidenza il “lungo inverno” che da qualche lustro vive la categoria, non ben rappresentata anche dalle associazioni di categoria troppo broderline e “interessate” rispetto alla realtà cittadina. “Superficialità o distrazione?” verrebbe da dire. La colpa non è solo dell’Amministrazione o del suo apparato burocratico molto lento a farraginoso, ma sopratutto di chi dovrebbe rappresentare i problema della categoria senza eccessive “spettacolarità”.
Occasione persa
“La Regione Campania ha stanziato 5 milioni di euro di contributi a fondo perduto solo per attività di commercio al dettaglio rientranti in Distretti Commerciali riconosciuti, una delle tante misure adottate dalla Regione Campania per fronteggiare gli effetti negativi dei provvedimenti legati all’emergenza epidemiologica derivante dalla diffusione del virus COVID-19. Un ristoro che sarebbe stato fondamentale per tutti noi operatori pesantemente colpiti dalla crisi scaturita dalla pandemia. Purtroppo, però, dobbiamo prendere atto per l’ennesima volta che vivere e investire nel nostro paese è diventato un danno. Il Comune di Angri, infatti, non ha aderito alla costituzione dei distretti del commercio e pertanto siamo esclusi dalla possibilità di beneficiare di tali contributi” dice Esposito confermando le teorie portate avanti anche dalle opposizioni.
Senza visione
“Paghiamo ancora una volta un prezzo troppo alto. Non bastava la mancanza di programmazione. Non bastavano gli enormi problemi di viabilità. Non bastavano le enormi difficoltà burocratiche accampate per mesi e mesi per impedire alle attività di somministrazione di lavorare all’aperto con concessione di autorizzazioni eque e ragionevoli di spazi pubblici. E il danno che noi angresi paghiamo è solo all’inizio, perché la Regione crede nei Distretti Commerciali e seguiranno nel tempo altri bandi a sostegno del commercio tradizionale” ammonisce Esposito.
Assenze pesanti: le associazioni di categoria
Esposito si rivolge per l’ennesima volta al governo cittadino che sembra sordo alle istanze di chi investe in città con alti rischi mettendo in evidenza anche la “latitanza delle associazioni di categoria”. “Il Sindaco, l’assessore delegata al commercio e tutta l’Amministrazione Ferraioli quando pensano di assumersi le proprie responsabilità? Siamo esausti! La città sta morendo e la cosa più grave è la sfiducia che ha pervaso tutti, sembra che ogni proposta sia inutile. Quest’amministrazione ha la grave colpa di aver lacerato il tessuto sociale e non si sente più nemmeno la voce delle associazioni di categoria che dovrebbero difendere con i denti chi, nonostante tutto, continua a investire nella nostra città facendo sacrifici enormi” un quadro desolante per il commercio locale e per chi, a giusta guisa, dovrebbe difenderne l’identità.
Luciano Verdoliva