Angri. Emergenza rifiuti, la deriva del sacchetto nero. Fratelli D’Italia denuncia
Strade invase da micro discariche e cumuli di rifiuti maleodoranti. La deriva del “sacchetto nero” è diventata una scena familiare, prevale sui cumuli urbani che si sono formati in ogni angolo della città segno tangibile che la raccolta differenziata è stata tralasciata. Il Gruppo Fratelli d’Italia ha sollevato la questione contro questo incontrollato costume, denunciando una situazione definita “una discarica a cielo aperto”.
Tutela per la salute dei cittadini
“Da sempre ci impegniamo per la salute dell’ambiente e la qualità della vita dei cittadini angresi,” afferma il portavoce del gruppo. Insieme al consigliere Vincenzo Ferrara, il gruppo locale di Fratelli d’Italia ha intensificato gli sforzi per mettere in luce l’importanza della raccolta differenziata e una gestione più efficace dei rifiuti.
Le dimissioni di Calabrese
“L’operato dell’assessore Ciro Calabrese aveva sinceramente segnato un progresso, ma la sua rimozione solleva dubbi sulla continuità delle politiche ambientali” osserva il gruppo che evidenzia il netto passo indietro per la raccolta differenziata. La città ha registrato un calo netto nella percentuale di raccolta differenziata, posizionando Angri al di sotto degli obiettivi prefissati e mettendo in luce l’urgenza di predisporre degli interventi immediati.
Le proposte
Di fronte a questa crisi, Fratelli d’Italia ha avanzato una serie di proposte concrete. “Ridurre gli imballaggi seguendo le direttive UE e incentivare pratiche sostenibili tra i cittadini sono solo il punto di partenza,” si legge. Il partito propone inoltre di investire in infrastrutture di riciclo per creare nuove opportunità di lavoro e di utilizzare con urgenza la videosorveglianza per contrastare l’abbandono dei rifiuti, anche quelli ingombranti, molto marcato nelle ultime settimane.
Invitando la comunità a unirsi alla loro causa, il portavoce sottolinea: “È fondamentale che l’amministrazione agisca ora per risvegliare Angri da un torpore che minaccia il nostro ambiente.”
Natalia Pepe
