Scavi archeologici di Pompei, nuove strategie per la conservazione

Pubblicata una gara sul portale Acquisti in Rete PA di Consip per un servizio triennale di monitoraggio e manutenzione del Sito Archeologico

Pompei – Gli Scavi archeologici di Pompei sono testimonianza preziosa della storia umana. Con oltre 13.000 ambienti che compongono questo sito archeologico unico al mondo, è quotidiana la sfida della sua conservazione. Recentemente, è stata pubblicata una gara sul portale Acquisti in Rete PA di Consip per un servizio triennale di monitoraggio. Questo servizio mira a rilevare lo stato di conservazione del sito e a definire le priorità per gli interventi necessari. In collaborazione con il dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Salerno, è stata sviluppata un’app digitale che raccoglie dati specializzati, sopralluoghi e segnalazioni casuali. L’elaborazione digitale dei dati consente di avere una stima precisa dei tipi di interventi necessari e dei relativi costi.

Dopo anni di trascuratezza e danni dovuti alla mancanza di manutenzione, l’attenzione si è focalizzata sull’adozione di strategie innovative e sostenibili per proteggere questo patrimonio fragile. Il tristemente noto crollo nel 2010 della Schola Armaturarum ha difatti segnato un punto di svolta ed è stato la spinta definitiva per il Grande Progetto Pompei: un intervento finanziato con 105 milioni di euro dall’Unione Europea e dallo Stato italiano, che si è concluso nel 2022.

Servizio di monitoraggio e manutenzione per gli Scavi archeologici di Pompei, le parole del direttore Gabriel Zuchtriegel

Il direttore Gabriel Zuchtriegel – dopo la sua visita agli Scavi della città di Nocera Inferiore – ha sottolineato l’importanza della manutenzione programmata come chiave per la conservazione del patrimonio artistico e architettonico risalente al 79 d. C.

Questo progetto si inserisce in una strategia più ampia per garantire la sostenibilità conservativa, culturale, sociale ed ambientale di Pompei, guidata dal Direttore Zuchtriegel e supportata dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Luigi Petti, professore di ingegneria all’Università di Salerno, ha ad esempio sottolineato l’importanza di questo nuovo sistema di monitoraggio, che fornirà dati scientifici sull’evoluzione del sito per la prima volta. Questo modello innovativo potrebbe infatti essere replicato in altri siti archeologici, portando a una gestione più efficace del patrimonio culturale.

Il termine per le offerte per il servizio di monitoraggio e manutenzione programmata degli Scavi Archeologici di Pompei scade il 21 maggio 2024, e fino al 16 maggio è possibile porre domande all’Amministrazione in merito alla procedura.

Con l’adozione di strategie innovative e sostenibili di monitoraggio è dunque possibile preservare al meglio questo tesoro storico per le generazioni future, permettendo loro di respirare la straordinaria bellezza di questo sito millenario.