Angri. SAD Agro settentrionale. L’ambiguità dell’Amministrazione

Il gruppo Progettiamo Angri aveva già anticipato in consiglio comunale l'inutilità dell'approvazione dello schema di convenzione

Progettiamo Angri
Progettiamo Angri
Angri. SAD Agro settentrionale. L’ambiguità dell’Amministrazione

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha emesso l’ordinanza riguardante il ricorso presentato dal Comune di Scafati contro l’Ente D’Ambito per il Servizio di Gestione Integrata dei Rifiuti Urbani – Ambito Territoriale Ottimale “Salerno”. Il ricorso dell’ente di Piazza Municipio mirava all’annullamento della deliberazione del Consiglio d’Ambito riguardante la gestione dei servizi di igiene urbana nella zona di competenza del SAD “Agro Settentrionale”.

Il ricorso respinto

Il Tribunale ha respinto la richiesta di sospensione cautelare del provvedimento impugnato in quanto il ricorso non è sembrato sostenuto da valide ragioni giuridiche concludendo che  non vi è stata una proposta chiara e documentata da parte del Comune di Scafati riguardo alla gestione dei servizi. Sulla stessa posizione, anche se ben più defilato e ambiguo anche il Comune di Angri. In consiglio comunale venne deciso uno schema di convenzione con il Comune di Scafati da contrapporre al SAD “Agro Settentrionale” puntualmente votato.

La posizione del gruppo “Progettiamo Angri”

“Il gruppo Progettiamo Angri aveva già anticipato in consiglio comunale l’inutilità dell’approvazione dello schema di convenzione tra Scafati e Angri per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti nel nostro SAD perché in realtà non c’è mai stata la concreta volontà di avvalersi di quanto previsto dalla legge regionale contrariamente a quanto si è voluto far credere tanto che la nostra amministrazione nulla ha fatto per evitare anzitempo che l’EDA procedesse come previsto dalla norma. Evidentemente gli unici a crederci sono stati il Sindaco di Scafati Pasquale Aliberti (vedi ricorso) e l’ex assessore all’ambiente di Angri Ciro Calabrese, quest’ultimo messo in condizione di lasciare l’incarico” dicono i tre consiglieri comunali Caterina Barba, Roberta D’Antonio e Domenico D’Auria.

Natalia Pepe

Natalia Pepe