Nocera Inferiore, chiesto dialogo del sindaco De Maio con Rete No PIP

Il collettivo esprime soddisfazione nel sapere che il Sindaco di Nocera Inferiore, Paolo De Maio, desidera avere un confronto costruttivo

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Nocera Inferiore, Comunicato Stampa da parte del comitato Rete No Pip, a difesa del suolo. Il collettivo esprime soddisfazione nel sapere che il Sindaco di Nocera Inferiore, Paolo De Maio, desidera avere un confronto costruttivo. Tuttavia, si manifesta sorpresa nel constatare che questa volontà emerga da un’intervista rilasciata alle reti locali, anziché essere stata comunicata durante un incontro pubblico quando entrambi erano presenti nel corso del corteo per il Giorno dei Lavoratori. Nonostante ciò, si rimane in attesa di un dialogo aperto per esprimere critiche e proposte.

Siamo molto felici di apprendere dal Sindaco di Nocera Inferiore Paolo De Maio che vuole avere “un confronto serio, di competenza e di merito” con noi, Rete NO PIP. Certo stupisce apprenderlo in un’intervista rilasciata a Telenuova quando, alla fine del corteo per celebrare il Giorno dei lavoratori, eravamo a pochi metri da lui: avrebbe potuto proporci un incontro formale e pubblico per ascoltare le nostre critiche e le nostre proposte; invece ha preferito ignorarci per poi screditarci a mezzo stampa come “parte politica che non ha mai un confronto”. Ma va bene così, attendiamo con ansia il momento in cui sarà possibile far sentire la voce di un pezzo importante della cittadinanza.

Rete NO PIP e il loro impegno al servizio della comunità nocerina

La Rete NO PIP evidenzia il proprio impegno nel coinvolgimento della cittadinanza e nell’organizzazione di un consiglio comunale monotematico sull’allargamento della zona industriale, sottolineando la necessità di supplire all’inerzia delle istituzioni nel coinvolgere la società civile nelle decisioni che influenzano il territorio e la vita dei cittadini.

In verità, continua così il portavoce di NO PIP sui canali social ufficiali, il sindaco sa benissimo, e lo sa da molto tempo, che stiamo ultimando una raccolta firme per ottenere un consiglio comunale monotematico dedicato all’allargamento della zona industriale. E stiamo facendo questo importante lavoro proprio perché, pur avendo creato molteplici spazi di discussione, sistematicamente evasi dalle istituzioni, siamo costretti a supplire all’inerzia delle istituzioni stesse, che non hanno mai cercato alcun dialogo con la società civile, neanche quando, come in questo caso, si tratta di prendere decisioni che avranno un impatto importante sul territorio e sulla vita dei cittadini.

Dunque, pur nella gioia di apprendere che il Sindaco ha finalmente voglia di discutere con noi, dobbiamo rispedire al mittente l’accusa di “non volere un confronto”: accusa paradossale, visto che da un lato spetta alle istituzioni il compito di aprire un dialogo con la cittadinanza; dall’altro siamo impegnatə tutti i giorni nello sforzo di studiare, analizzare, documentarci, condividere conoscenze e approfondimenti, far sentire la nostra voce. aspettiamo il momento in cui l’amministrazione avrà voglia di convocarci nelle sedi opportune, ma nel frattempo non staremo con le mani in mano perché continueremo il nostro lavoro di formazione e di informazione. Lo faremo sapendo che saremo circondati dal silenzio e persino dall’ostilità delle istituzioni – Consiglio, Sindaco, maggioranza, opposizione – che sfoderano saggezza solo a favore di telecamera.

Per ora ci limitiamo a sottolineare un altro paradosso, forse ancora più grave. Il sindaco De Maio parla di un ampio “piano urbanistico” che dovrebbe cambiare profondamente la struttura e la fruizione della città, e descrive tutto ciò come mera “amministrazione”; invece liquida come “politica” una parte che prende molto sul serio una trasformazione così radicale e così poco partecipata. Certo che siamo una parte politica! Lo rivendichiamo con forza! Per noi la politica non si esaurisce al momento delle tornate elettorale quando i candidati e i loro banchetti sono presenti in ogni angolo della città. Per noi politica è il tentativo inesausto di estendere i processi decisionali e di renderli partecipati.

Si ribadisce l’impegno quotidiano nel cercare conoscenze e approfondimenti per contribuire al dibattito pubblico

In questa prospettiva contestiamo la visione – che il Sindaco finge sia neutra, amministrativa – secondo la quale l’unico modo di disegnare una Nocera Inferiore migliore sia quella di trasformarla nel retoporto di Salerno o di attuare le stesse strategie che da cinquant’anni a questa parte l’hanno fatta soffocare: rotatorie, parcheggi, traffico che aumenta, cementificazione, distruzione di suolo fertile a vantaggio di piccole bolle di speculazione, senza nessun ritorno occupazionale. Tutto già visto, tutto fallimentare. Noi sappiamo che esistono altri modelli di sviluppo all’altezza delle sfide del nostro tempo.