Undici ristoratori a Cava presi nel mirino delle autorità locali per evasione fiscale riguardante la tassa sui rifiuti. Questi esercizi commerciali, specializzati nella vendita di bevande e alimenti, sono stati individuati per aver eluso sistematicamente il pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti, senza nemmeno registrarsi presso l’ufficio competente.
L’ultimo caso è emerso di recente nel cuore del centro cittadino, dove un ristoratore è stato sorpreso con prove tangibili della violazione: un sacco nero contenente una miscela di rifiuti non conferiti correttamente.
La denuncia
Le operazioni di controllo condotte dal Nucleo ispettori ambientali, in collaborazione con la polizia locale e la Metellia, hanno portato all’elevazione di sette verbali in un’unica giornata. Questi verbali non si limitano solo alle violazioni riguardanti l’errato conferimento dei rifiuti, ma anche all’intralcio alle attività dell’azienda municipale e al blocco delle operazioni di raccolta e spazzamento.
Secondo il coordinatore Livio Trapanese, le violazioni non sono un caso isolato. Nel corso di cinque anni di attività, sono stati elevati ben 520 verbali per errato conferimento dei rifiuti e affissione non autorizzata. Nel solo anno 2023, sono stati notificati 126 verbali, con una media di dieci al mese.
Fonte: La Città