Lascia Salerno per gestire una Chiesa in Spagna, la storia di Chiara

Oltre a gestire gli aspetti amministrativi della chiesa, organizzano attività e servizi per la comunità

Una coppia italo-spagnola gestisce una chiesa in Spagna: una storia di passione e servizio comunitario

Chiara Romano, una giovane archeologa originaria di Salerno, insieme al marito Juan Rodriguez Securanza, storico dell’antichità, ha abbracciato una nuova sfida nella città di Cubelles, vicino a Barcellona. Nominati incaricati pastorali della chiesa di Santa Maria, sono diventati l’anima pulsante della parrocchia locale.

La storia di Chiara e Juan

La loro storia d’amore, nata da una comune passione per le “cose antiche”, li ha portati dalla bella Italia alla vivace Spagna. Conosciutisi a Padova, hanno deciso di sposarsi e di trasferirsi in terra iberica, dove Chiara ora frequenta il dottorato in archeologia all’Università di Barcellona.

La loro avventura prende una svolta significativa quando il parroco di Santa Maria a Cubelles viene a mancare, lasciando un vuoto nella gestione della parrocchia. Il vescovo, monsignor Agusti, ha fatto una scelta audace nominando Chiara e Juan incaricati parrocchiali, affidando loro il compito di mantenere viva la comunità ecclesiale.

La coppia non si è tirata indietro, accettando con gioia e impegno questa nuova responsabilità. Oltre a gestire gli aspetti amministrativi della chiesa, organizzano attività e servizi per la comunità, garantendo così la continuità del servizio religioso.

“È una bellissima esperienza”, sottolinea Chiara a La Città di Salerno, mentre Juan aggiunge: “Il nostro impegno non si limita all’accoglienza, ma comprende anche la catechesi per bambini e adulti, dimostrando la nostra vicinanza e supporto ai fedeli in tutte le attività della parrocchia”.

Questa storia di sacrificio e dedizione potrebbe servire da esempio per molte altre comunità ecclesiali, specialmente in luoghi dove le chiese lottano per rimanere aperte e funzionanti. Chiara e Juan, con la loro passione e il loro servizio, dimostrano che l’amore per la fede può essere una forza motrice per il cambiamento e la crescita comunitaria.

Fonte: La Città

Foto: Il Giornale di Salerno