Scafati. Deposito auto sequestrate, ordinanza per la bonifica

Scafati. Deposito auto sequestrate, ordinanza per la bonifica dell’area dopo il blitz della Guardia di Finanza

Area sequestrata a Scafati - Agro24
Area sequestrata a Scafati - Agro24
Scafati. Deposito auto sequestrate, ordinanza per la bonifica dell’area dopo il blitz della Guardia di Finanza

Da deposito di auto sequestrate a maxi discarica, l’amministrazione comunale di Scafati ordina la rimozione degli elementi pericolosi per la salute pubblica. In via Salice, lo scorso gennaio, la Guardia di Finanza di Salerno si è resa protagonista di un importante sequestro visto la concomitanza illegittima di un deposito d’auto sequestrate con una discarica a cielo aperto composta da diverso materiale altamente tossico per la terra e per l’aria. Nello specifico si trattava di circa 600 tonnellate di rifiuti, comportando così il sequestro dell’area e l’inizio del procedimento giudiziario del caso. A preoccupare i militari c’erano una serie di aspetti importanti e collegati al fatto in sé: dall’invasione di terreni pubblici e privati alla gestione illecita dei veicoli fuori uso.

La situazione

Una situazione difficile che aveva obbligato le forze dell’ordine anche a dover adottare in urgenza alcuni interventi finalizzati a limitare la contaminazione delle aree sequestrate. Iter che ha così allertato anche altri enti come l’Arpac, che ha così redatto una relazione nella quale è stata segnalata la presenza di circa 110 veicoli fuori uso in stato di abbandono caratterizzati dalla presenza di elementi dannosi per l’ambiente come motori, batterie, filtri, impianti Gpl e non solo. Una presenza di rifiuti speciali pericolosi che hanno allertato chi di competenza, comunicando all’Ente di Palazzo Mayer il possibile rischio per il territorio.

L’ordinanza

Situazione che non è sfuggita di mano prima al settore tecnico comunale incaricato e poi al sindaco della città scafatese, Pasquale Aliberti, che ha provveduto nelle ultime ore a pubblicare un’ordinanza specifica sull’argomento. Il contenuto dell’atto richiede la pulizia dell’area mediante la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti speciali come caratterizzati dalla stessa Arpac da parte del proprietario dell’attività. La scadenza fissata è per il 10 di luglio, termine che il privato deve rispettare per evitare ulteriori problemi di natura giudiziaria.

Alfonso Romano