Bando Resto al Sud 2.0 – 2024: info e dettagli

L'obiettivo è promuovere l'apertura di attività imprenditoriali e professionali nelle regioni meridionali italiane.

Il Bando Resto al Sud 2.0 rappresenta un’evoluzione del precedente Resto al Sud. L’obiettivo è promuovere l’apertura di attività imprenditoriali e professionali nelle regioni meridionali italiane (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e nelle zone colpite dai terremoti nel Centro Italia (Lazio, Marche e Umbria).

BENEFICIARI

Le iniziative economiche ammissibili al finanziamento comprendono attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali, sia in forma individuale che collettiva, inclusi coloro che richiedono l’iscrizione ad ordini o collegi professionali.

I destinatari dell’intervento sono giovani di età inferiore ai 35 anni che soddisfano uno dei seguenti requisiti:

a) Condizione di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, come definite dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021 – 2027; b) Inoccupati, inattivi e disoccupati; c) Disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL).

AGEVOLAZIONI

a) Un voucher di avvio in regime de minimis, non soggetto a rimborso, utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio delle attività, con un importo massimo di 40.000 euro per le attività situate nel Mezzogiorno e nelle regioni dell’Italia centrale colpite dai terremoti del 2009 e del 2016. Per l’acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici, digitali o mirati alla sostenibilità ambientale o al risparmio energetico, il voucher può raggiungere un massimo di 50.000 euro.

b) Un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa fino a 120.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 75% per l’avvio delle attività nel Mezzogiorno e nelle regioni dell’Italia centrale colpite dai terremoti del 2009 e del 2016.

c) Un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa tra 120.000 e 200.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 70% per l’avvio delle attività nel Mezzogiorno e nelle regioni dell’Italia centrale colpite dai terremoti del 2009 e del 2016.

INTERVENTI AMMISSIBILI

Sono ammissibili a finanziamento gli interventi di sostegno all’investimento, consistenti nella concessione di incentivi per l’avvio delle attività dei destinatari indicati.

Redazione

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