Autonomia Differenziata leghista: la Campania a rischio di nuove disuguaglianze

L'autonomia differenziata, in discussione a partire da domani, minaccia di accentuare le disuguaglianze tra Nord e Sud

Autonomia differenziata - Agro24
Autonomia differenziata - Agro24
Autonomia differenziata leghista: la Campania a rischio di nuove disuguaglianze

L’autonomia differenziata, in discussione a partire da domani, minaccia di accentuare le disuguaglianze tra Nord e Sud Italia, con effetti devastanti anche per la regione Campania. L’autonomia differenziata sostenuta dalla Lega, rischia di frammentare ulteriormente il paese, trasferendo poteri determinanti alle regioni più ricche e lasciando le Regioni del Sud in balia delle proprie difficoltà.

La preoccupazione del mondo dell’economia

Anche l’Unione degli Industriali di Napoli ha manifestato la propria preoccupazione, inviando una lettera ai parlamentari del Sud, da destra a sinistra, esortandoli a fermare questo “regionalismo in salsa leghista”. Gli industriali avvertono che la riforma potrebbe aumentare il divario economico e sociale, lasciando la Campania e altre regioni meridionali con risorse insufficienti per affrontare i loro progetti strutturali e l’amministrazione in genere.

Tagli ulteriori ai trasferimenti

Le preoccupazioni sono concrete. L’autonomia differenziata potrebbe significare minori trasferimenti statali per sanità, istruzione e infrastrutture, settori già in forte affanno al Sud. La Campania, con alti tassi di disoccupazione giovanile e carenze nei servizi pubblici, rischia di peggiorare la propria situazione.

In questo caso i player politici, i parlamentari meridionali, vadano oltre le divisioni politiche per opporsi a un progetto che rischia di spaccare ulteriormente in due l’Italia, aggravando le disuguaglianze regionali e penalizzando ulteriormente le aree più svantaggiate. Questa battaglia non è solo di chiara matrice politica, ma diventa un passaggio fondamentale per garantire un futuro equilibrato e sostenibile per tutto il sistema paese che non è soltanto il settentrione immaginato dai leghisti.

Luciano Verdoliva