Pagani. Vasca Pignataro, lavori fermi: l’appello di Pepe alla Procura

Il rilancio di Vasca Pignataro a Pagani è fermo al palo a causa del sequestro di parte dell’area ancora perdurante

Pagani Vasca Pignataro
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Pagani. Vasca Pignataro, lavori fermi: l’appello di Pepe alla Procura

Il rilancio di Vasca Pignataro a Pagani è fermo al palo a causa del sequestro di parte dell’area ancora perdurante. L’amministrazione guidata dal sindaco Lello De Prisco punta da tempo alla creazione di nuovi spazi dedicati alla comunità dove garantire socialità. Vasca Pignataro è stata anche sottoposta a una serie di interventi migliorativi da parte di palazzo San Carlo, che ha programmato e in buona parte attuato una serie di accorgimenti tra piantumazione di alberi e la creazione di un’area fitness dedicata alla cittadinanza. Progetti possibili in parte grazie all’utilizzo di residui di fondi come quelli dei centri estivi, ma che potrebbero ben presto andare in stallo se non si sbloccheranno alcune vicende giudiziarie.

Opere già ultimate

L’ente ha già ultimato gran parte delle opere previste dal progetto di recupero, ma non riesce a concludere l’intero intervento per il sequestro di una parte dell’area. Due anni fa, infatti, era stata denunciata la presenza di alcune opere abusive nell’area ristoro gestita dai privati, provocando così l’ordine di sequestro.

L’appello dell’assessore Pepe

Situazione perdurante a causa di problemi burocratici, come spiegato dall’assessore delegato ai Lavori Pubblici Augusto Pepe: «Da tempo proviamo a compulsare la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore per l’affidamento dell’area al Comune, per eliminare gli illeciti e concludere il nostro progetto di riqualificazione di Vasca Pignataro». Una necessità impellente per palazzo San Carlo, che vuole al più presto continuare i lavori prima di perdere i fondi stanziati per l’opera pubblica. «Purtroppo abbiamo già dovuto affrontare i primi episodi vandalici nell’area ginnica – sottolinea Pepe – L’abbandono forzato purtroppo porta a fenomeni del genere, ma siamo intenzionati a recuperare il prima possibile».

Alfonso Romano