Allerta incendi a Sarno, scattano i controlli. Il sindaco chiede di censire le proprietà a ridosso della fascia montana
Ancora incendi nella zona montana di Sarno: dopo il rogo di una decina di giorni fa che ha interessato i monti Saro e Saretto, le fiamme hanno interessato anche via Bracigliano. Nulla di grave grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco, ma l’episodio rappresenta un campanello d’allarme in vista di un’estate torrida.
E palazzo San Francesco è pronta a continuare ad attivarsi. Il sindaco Francesco Squillante, nella composizione della giunta, ha affidato il delicato incarico all’assessore Lucio Annunziata. L’esponente del Psi sarà impegnato a riorganizzare un ufficio ambiente dove sai registra una forte carenza di personale, e a mettere su una nuova e fondamentale strategia di prevenzione degli incendi lungo la fascia montana. Se infatti i roghi producono in estate disagi alla popolazione, le conseguenze a medio e lungo non sono assolutamente da sottovalutare.
L’iniziativa
«Sin dal mio insediamento – spiega il sindaco Squillante – mi sono adoperato ad attivare iniziative per tenere sotto controllo il rischio incendi. Dopo l’ultimo episodio che ha investito i monti Saro e Saretto ho dato mandato agli uffici di attuare un piano di controllo delle proprietà pubbliche e private a ridosso della fascia montana per evitare condizioni potenzialmente rischiose. Stiamo lavorando al tempo stesso per attivare quanto prima un piano di manutenzione straordinaria necessario per l’estate».
Gli incendi
«Gli incendi sul nostro territorio rappresentano un capitolo drammatico per la nostra città. La zona montana ha bisogno di manutenzione, si deve avanzare verso la piantumazione di nuovi alberi, affidare eventualmente ad associazione alcune aree garantendo protezione alle stesse », sottolinea Enrico Sirica, consigliere di minoranza di Fratelli D’Italia. «Le promesse di rimboschimento sentite nelle ultime ore – aggiunge – ci trovano d’accordo, ma sono progetti che negli anni scorsi sono stati solo annunciati e speriamo che questa volta si realizzino».
Alfonso Romano
