Angri: ragazzini denunciano la mancanza di spazi per attività ludiche

Giovanissimi denunciano disagio riguardo alla mancanza di spazi in città dove poter giocare a calcio, specialmente durante il periodo estivo

Angri giocare a calcio in strada - Agro24
Angri giocare a calcio in strada - Agro24
Angri: ragazzini denunciano la mancanza di spazi per attività ludiche

“Non abbiamo uno spazio dove poter giocare a pallone, diamo fastidio”. Così un gruppo di ragazzini si è manifestato contattando la nostra redazione per esprimere il proprio disagio riguardo alla mancanza di spazi in città dove poter giocare a calcio e fare attività ludiche, specialmente durante il periodo estivo. La loro frustrazione è evidente: da anni non è più possibile giocare nei cortili o negli spazi antistanti le strade cittadine ma anche negli spazi pubblici. Le poche aree ludiche attrezzate presenti sul territorio sono chiuse, in stato di degrado o considerate pericolose.

L’Appello all’Amministrazione Comunale

I ragazzi si sono rivolti alla nostra redazione per lanciare un appello all’amministrazione comunale guidata da Cosimo Ferraioli. La richiesta è semplice: mettere a disposizione spazi sicuri dove poter giocare a calcio, andare in bicicletta e praticare altre attività ludiche. “L’estate è lunga e abbiamo bisogno di vivere la nostra vita anche all’aria aperta, e non restando reclusi nelle nostre camerette” dicono i ragazzi. Proprio in questi spazi compressi gran parte dei giovani resta, infatti, chiuso alle prese con device e altre diavolerie elettroniche che ammazzano la socializzazione.

La necessità di Politiche Giovanili adeguate

L’appello quanto spontaneo, ma anche forte, mette in luce una problematica che necessita di un’attenzione immediata. È fondamentale programmare politiche giovanili che tengano conto delle necessità dei ragazzi, soprattutto nel contesto post – COVID, dove il senso di aggregazione è già stato fortemente compromesso per una generazione. Gli spazi all’aperto rappresentano una risorsa indispensabile per lo sviluppo fisico e sociale dei giovani e contribuiscono a evitare l’isolamento tecnologico promuovendo una vita più inclusiva.

Conclusione

L’amministrazione comunale dovrebbe prendere in considerazione queste necessità e rispondere a questo appello, dimostrando di avere sensibilità verso le esigenze dei più giovani e cercando di impegnarsi concretamente per migliorare la qualità della vita dei cittadini. I ragazzi chiedono solo una sola e semplice cosa: la possibilità di giocare, crescere e socializzare in un ambiente sicuro e adeguato, in spazi consoni, ma ci vogliono atti di indirizzo politico e competenze e non sembrano esserci.

Luciano Verdoliva

Luciano Verdoliva

Laureato in Materie Letterarie ma non ha mai esercitato la docenza. Costantemente narratore di fatti dal 1990 è giornalista pubblicista per necessità. Uno dei suoi modelli: Goffredo Parise. Prossimo al pensionamento.