A Pompei apertura della Villa Imperiale e di altri siti storici

A partire da oggi, 1 agosto 2024, gli scavi archeologici di Pompei offriranno ai visitatori e agli appassionati di storia antica una straordinaria opportunità.

A partire da oggi, 1 agosto 2024, gli scavi archeologici di Pompei offriranno ai visitatori e agli appassionati di storia antica una straordinaria opportunità: l’apertura della Villa Imperiale, della Casa di Trittolemo e della Casa del Marinaio. Questo evento coincide con la chiusura temporanea dell’Antiquarium per lavori di manutenzione e riorganizzazione delle sale espositive.

La Villa Imperiale, sebbene non si possa confermare che fosse effettivamente di proprietà imperiale, fu costruita abusivamente nell’ultimo decennio del I secolo a.C. e subì danni significativi durante il terremoto di Pompei del 62 d.C. In seguito, fu completamente ristrutturata, ma intorno al 73 o 74 d.C. venne riacquistata dal demanio e in parte demolita per far posto a granai, diventando anche un magazzino per materiali da lavoro della città.

La Villa Imperiale, di notevoli dimensioni, è un esempio eccezionale di pittura pompeiana sia in terzo stile, mantenuto durante i restauri, sia in quarto stile. Originariamente su due piani, oggi restano il portico, il triclinio, una diaeta, un oecus e parte del peristilio. L’oecus, una stanza rettangolare alta otto metri, è riccamente decorato in terzo stile, con affreschi mitologici e decorazioni in quarto stile nella parte alta. Il pavimento, probabilmente in marmo e asportato nel XVIII secolo, era a forma esagonale.

Le pareti sono arricchite da uno zoccolo in porfido rosso, colonne, edicole con scene mitologiche e raffigurazioni dionisiache nella parte superiore. La diaeta è decorata con motivi geometrici e architettonici, mentre il triclinio è ornato con pannelli rossi e affreschi in stile dionisiaco. Il peristilio presenta decorazioni in rosso e nero con scene mitologiche, mentre il portico è circondato da resti di colonne bianche.

Parallelamente, aprono ai visitatori anche la Casa del Marinaio e la Casa di Trittolemo. La Casa del Marinaio, risalente alla fine del II secolo a.C., è nota per la combinazione di spazi residenziali e commerciali, con un atrio decorato da mosaici in bianco e nero e un piccolo complesso termale. La Casa di Trittolemo, vicina alla Basilica e al Foro, è famosa per i suoi affreschi e mosaici preziosi, tra cui quello che rappresenta Trittolemo ricevendo un cesto di spighe da Persefone.

Redazione

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