Turista morta a Napoli, il padre: “Medici fantastici”

Le parole del signor Jaconis rappresentano un toccante omaggio alla professionalità e alla compassione dei sanitari napoletani

Gianfranco JAconis
Gianfranco JAconis

Il volto segnato dalla sofferenza, gli occhi lucidi e una voce rotta dal pianto: così si è presentato ai microfoni delle televisioni il signor Gianfranco Jaconis, padre di Chiara, la giovane turista padovana tragicamente scomparsa dopo essere stata colpita alla testa da una statuina caduta da un balcone nei Quartieri Spagnoli.

“Quando mi hanno comunicato che dovevo venire a Napoli, pur essendo io calabrese di origine, avevo qualche pregiudizio verso questa città. Pensavo di trovare un ospedale fatiscente”, ha confessato l’uomo ai microfoni della Rai, visibilmente commosso. “Invece, ho trovato un bellissimo ospedale, ma soprattutto medici e paramedici che hanno dimostrato tutta la loro umanità, oltre alla loro professionalità. Sono entrati nel mio cuore. Voglio ringraziarli pubblicamente, devono essere orgogliosi di quello che sono, sono stati fantastici. A loro va il mio più grande abbraccio”.

Un ringraziamento sentito e sincero, quello del signor Jaconis, che ha voluto sottolineare l’impegno e la dedizione dei sanitari che si sono presi cura di sua figlia fino all’ultimo istante. “Ho rivisto tutti i miei pregiudizi”, ha ammesso l’uomo. “Ho trovato un ospedale favoloso e soprattutto un’umanità di cui non avevo dubbi, ma toccarla con mano è stato diverso. Per cui complimenti a Napoli, alla sanità campana e a questi fantastici medici”.

Le parole del signor Jaconis rappresentano un toccante omaggio alla professionalità e alla compassione dei sanitari napoletani, che in un momento di grande dolore hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione. La sua testimonianza è anche un invito a superare i pregiudizi e a riconoscere le eccellenze presenti in ogni parte d’Italia.