Positano – Dal 1° al 25 ottobre 2024, la Pinacoteca Comunale di Positano ospiterà una mostra antologica dedicata all’artista Giuseppe Di Lieto (Ravello 1926 – Positano 2003), offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi nell’universo artistico di uno dei protagonisti della scena culturale positanese del Novecento.
La mostra, promossa dal Comune di Positano e dall’Associazione “Positano Arte e Cultura”, in collaborazione con il Museo-FRaC Baronissi, rappresenta un omaggio alla carriera di Di Lieto, attraverso una selezione accurata di opere che coprono un arco di tempo significativo, dagli anni Cinquanta ai primi anni Novanta.
Esposizione a cura del critico d’arte Massimo Bignardi
L’esposizione, curata dallo storico dell’arte Massimo Bignardi, direttore artistico del Museo-FRaC, con il contributo del figlio dell’artista, Antonio Di Lieto, e di Enzo Esposito, offre uno sguardo intimo sul lavoro dell’artista, ricostruendo il contesto che ha favorito la sua crescita creativa, in particolare attraverso l’esperienza del Positano Art Workshop.
Il progetto, nato negli anni Sessanta sotto la guida di Edna Lewis e Randall Morgan, fu un crocevia di scambi artistici che contribuì notevolmente all’evoluzione stilistica di Di Lieto.
Il fascino di Positano come musa artistica
Positano è molto più che una semplice cornice geografica nelle opere di Giuseppe Di Lieto. La città costiera, con la sua bellezza naturale e la sua atmosfera onirica, diventa un vero e proprio “paesaggio dell’anima”, come suggerisce il titolo della mostra. Di Lieto, trasferitosi a Positano negli anni Cinquanta, ha saputo tradurre in arte lo stupore e l’incanto che questo luogo ha suscitato in lui, donando al pubblico una visione del tutto personale della cittadina e dei suoi paesaggi.
Come sottolineato dal Sindaco di Positano, Giuseppe Guida, nella premessa del catalogo della mostra, “Positano ha il privilegio di scoprire, attraverso la mostra di Giuseppe Di Lieto, il suo volto più onirico ed etereo. Un’interpretazione personalissima e suggestiva della nostra città, da cui traspare il prodigioso incanto che da sempre ammalia il mondo”.
Meraviglia e sogno: il linguaggio di Giuseppe Di Lieto
Lo storico Massimo Bignardi, nel suo contributo critico, invita a riflettere sul concetto di meraviglia che permea tutta l’opera di Di Lieto. Per l’artista, la meraviglia è un sentimento di stupore essenziale, che alimenta il desiderio di conoscenza e di esplorazione del mondo. In questo contesto, il paesaggio di Positano diventa il soggetto privilegiato di un dialogo tra realtà e immaginazione, in cui il sogno emerge come espressione dell’inconscio e appagamento dei desideri.
Le opere di Di Lieto, caratterizzate da un linguaggio pittorico che spazia tra il naïf e l’onirico, rivelano una profonda connessione emotiva con la sua terra d’adozione. La sua pittura è un inno all’estasi creativa, guidata dall’amore per Positano e per la sua bellezza surreale, che ha ispirato generazioni di artisti e visitatori.
Un artista di respiro internazionale
Oltre al legame con la sua Positano, la carriera di Giuseppe Di Lieto si distingue per una dimensione internazionale. Negli anni Settanta, l’artista soggiornò a New York e viaggiò in diverse città italiane ed europee, consolidando la sua fama e sviluppando ulteriormente il suo linguaggio artistico. Nel 1963, ricevette una borsa di studio dalla prestigiosa The Ingram Merril Foundation di New York, riconoscimento che testimonia il valore e l’originalità del suo lavoro.
Le sue opere, oggi presenti in numerose collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero, rappresentano un patrimonio inestimabile della cultura visiva del XX secolo. La mostra “Luoghi dell’anima” è dunque un’occasione imperdibile per riscoprire un artista che ha saputo catturare, attraverso il suo sguardo unico, l’essenza poetica di Positano, trasformandola in una vera e propria icona della bellezza mediterranea.