Il 27 ottobre 2024 segnerà la fine dell’ora legale in Italia, con il passaggio all’ora solare. Alle ore 2.59 le lancette saranno riportate nuovamente alle 2.00, portando gli orologi indietro di un’ora e regalandoci l’illusione di un’ora di sonno in più.
Ma questo cambiamento, pur se utile per sfruttare meglio la luce del giorno, può avere effetti sulla salute.
Gli effetti sulla salute
Anche un lieve cambiamento di un’ora nel ritmo circadiano può disturbare il sonno e influenzare l’umore. Alcuni studi hanno osservato un aumento temporaneo di stanchezza, irritabilità e difficoltà di concentrazione nei giorni successivi al cambio. In particolare, il passaggio all’ora solare, che allunga le ore di buio la sera, può influire negativamente su chi soffre di disturbi affettivi stagionali (SAD), poiché la riduzione della luce solare è associata a un aumento di depressione stagionale.
Altri effetti possono riguardare il metabolismo e la regolazione ormonale, legati al ritmo sonno-veglia. Tuttavia, rispetto al passaggio all’ora legale in primavera, quando si ha l’impressione di perdere un’ora di sonno, il ritorno all’ora solare è generalmente meno stressante per l’organismo.
Perché lo facciamo?
L’ora legale è stata introdotta per risparmiare energia, sfruttando al massimo le ore di luce naturale e riducendo il consumo di elettricità. Anche se l’efficacia energetica di questa misura è oggi discussa a causa di abitudini di consumo mutate, la tradizione continua in molti Paesi. Il ritorno all’ora solare permette di adeguare l’orario alla luce naturale durante i mesi invernali, contribuendo a una gestione più armonica del tempo nell’arco dell’anno.
Nonostante i piccoli disagi temporanei, molti accolgono questo cambio come un’opportunità per riequilibrare il proprio ritmo e godere di un’ora in più di sonno in questa domenica di autunno.