Pagani. Rubato il defibrillatore in Piazza Sant’Alfonso, saranno individuati i trasgressori

L’oggetto, integrato di Gps, è stato rintracciato. Parla il presidente del Gruppo Ama Costantino Napodano,  «le persone devono sapere che, se danneggiano i defibrillatori, subiscono una denuncia».   

Defibrillatore sito in Piazza Sant'Alfonso.

La vicenda è accaduta ieri verso le ore 18, in pieno clima festivo. Uno scherzetto, quello fatto da alcuni ragazzi, che costerà caro perché sono stati individuati dalle telecamere di videosorveglianza. Il defibrillatore rubato è stato rintracciato perché dotato di Gps. Parla il presidente del gruppo Ama Costantino Napodano, «non ci stiamo fermando – spiega Napodano – stiamo valutando le telecamere per individuare i soggetti, trattasi di ragazzi,  e le loro rispettive famiglie che dovranno pagare i danni della scatola rotta e contestualmente del defibrillatore. Le persone devono sapere – commenta Napodano –  che, se danneggiano i defibrillatori,  subiscono una denuncia. I genitori a casa devono educare i figli a non prendere gli oggetti per strada». Napodano spiega com’è accaduta la vicenda,  «i vigili urbani hanno visto i trasgressori, li hanno inseguiti, loro  hanno lasciato il defibrillatore, sono riusciti a scappare. Sicuramente lunedì – evidenzia Napodano –  attiveremo tutti i controlli e capiremo chi ha fatto questa bravata».

Costantino Napodano, presidente dell’associazione Ama.

Napodano fa chiarezza sul motivo per il quale erano  stati impiegati i lucchetti ai rispettivi defibrillatori, aspetto questo che ha trovato terreno fertile sui social network tramite la pagina satirica «Paganistan», «noi i lucchetti – sottolinea Napodano – li abbiamo messi nel frattempo che venissero attivati i Gps».

Marco Visconti