I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino hanno concluso un’indagine denominata “True or False” che ha portato alla luce un ampio network criminoso, con al centro la figura di un funzionario della Motorizzazione Civile di Torino.
Quest’ultimo, secondo l’accusa, avrebbe facilitato la falsificazione degli esami per il conseguimento della patente di guida di tipo “B”, traendo profitto da pratiche illecite.
Nel corso dell’operazione, sono stati identificati 35 individui coinvolti, quattro dei quali sono stati sottoposti a misure cautelari personali. Gli indagati sono accusati di corruzione, falsificazione di certificati di revisione, e associazione per delinquere. Le misure hanno riguardato il funzionario della Motorizzazione, il titolare di un’agenzia di pratiche auto, un “procacciatore” d’affari, e un rivenditore di auto.
I restanti 31 soggetti sono stati denunciati per reati legati alla falsificazione di esami di patente e revisioni illegali dei veicoli, tra cui anche un autobus.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino e condotta dal 1° Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza, è partita da una segnalazione di un dirigente della Motorizzazione, che aveva notato strani allontanamenti del funzionario dal posto di lavoro. Le successive indagini, che hanno combinato tecniche investigative tradizionali e avanzate, hanno rivelato l’ampiezza delle attività illecite: in cambio di denaro, il funzionario falsificava certificati di revisione, eseguiva interrogazioni abusive sui sistemi informatici della Motorizzazione e, soprattutto, “truccava” gli esami teorici per la patente.
Particolare rilievo ha assunto la scoperta di come venivano truccati gli esami teorici. Alcuni candidati erano dotati di un sistema di comunicazione clandestina, composto da un cellulare e micro-auricolari nascosti nei loro abiti. Un “suggeritore”, situato all’interno di un furgone parcheggiato vicino alla sede degli esami, visualizzava le domande sul monitor del computer e indicava le risposte corrette ai candidati.
A garantire il buon esito del trucco, contribuiva anche il personale di vigilanza, che non effettuava controlli sugli esaminandi, poiché aveva già ricevuto in anticipo un elenco nominativo dei candidati coinvolti come scrive il sito d’informazione agenpress.it
Il Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) del Tribunale di Torino ha approvato le richieste della Procura, emettendo ordinanze cautelari nei confronti di quattro persone (due agli arresti domiciliari, uno con divieto di dimora nella provincia di Torino, e uno con divieto di esercitare attività imprenditoriale). Inoltre, la Guardia di Finanza ha sequestrato i proventi illeciti, pari a 3.450 euro, e ha messo sotto sequestro nove patenti di guida rilasciate a seguito degli esami manipolati.
L’operazione segna un importante passo nella lotta contro la corruzione e i reati legati alla falsificazione di documenti ufficiali, salvaguardando l’integrità del sistema di rilascio delle patenti di guida.