Un medico di famiglia è stato aggredito e morso a una mano da un paziente visibilmente alterato, durante un episodio di violenza che ha avuto luogo nel suo studio.
L’attacco ha provocato il caos, creando un clima di panico e insicurezza. Questo è l’ennesimo caso di aggressione che coinvolge un medico di base, e porta a un forte appello da parte della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG) di Napoli.
Luigi Sparano, segretario provinciale della FIMMG, ha chiesto con urgenza il superamento del modello degli studi singoli per dar vita a forme più sicure di organizzazione, come le AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) e gli studi associati. “Gli studi individuali non sono più sostenibili. Sono diventati luoghi pericolosi per i medici, che si sentono continuamente minacciati. È essenziale rivedere l’intera struttura della sanità territoriale, orientandola verso una maggiore cooperazione tra professionisti e una gestione condivisa degli spazi, per garantire sicurezza e continuità dell’assistenza”, ha dichiarato Sparano.
L’appello arriva dopo l’ennesimo episodio di violenza fisica, ma anche alla luce di un crescente clima di intimidazione che i medici sono costretti a subire. Nelle ultime settimane, infatti, sono stati registrati numerosi casi di atti vandalici e furti mirati alle auto dei medici, atti che spesso nascono come una forma di pressione per ottenere prescrizioni indebite o come “punizioni” per i tempi di attesa che i pazienti considerano troppo lunghi.
“Le aggressioni, fisiche o psicologiche, sono un problema reale per i medici. In una città come Napoli, non possiamo più permetterci il rischio di lavorare in studi singoli. È necessario che la politica sanitaria si faccia carico di questa realtà, mettendo a disposizione locali pubblici per la creazione di studi associati”, ha concluso Sparano.
Secondo il segretario provinciale, la riorganizzazione del lavoro sanitario in studi associati non solo renderebbe più sicura la professione, ma consentirebbe anche di garantire una medicina di prossimità più efficace, in grado di rispondere alle crescenti esigenze di assistenza sul territorio.