Angri emergenza rifiuti: Raccolta differenziata ferma al 48,96%, i cittadini chiedono azioni decise

La questione va oltre le percentuali. Il degrado dell’ambiente urbano e la crescente presenza di rifiuti non gestiti adeguatamente stanno esasperando le famiglie di Angri, che si ritrovano in un contesto sempre più sporco e trascurato.

I dati dell’Osservatorio Regionale della Campania sulla gestione dei rifiuti rivelano una situazione critica per la città di Angri: la raccolta differenziata è bloccata a un preoccupante 48,96%, ben al di sotto delle performance di molti comuni limitrofi.

Questo risultato negativo rappresenta un ulteriore peso per l’amministrazione guidata dal sindaco Cosimo Ferraioli e in particolare per l’Assessore all’Ambiente, Salvatore Mercurio, responsabile del settore.

La questione va oltre le percentuali. Il degrado dell’ambiente urbano e la crescente presenza di rifiuti non gestiti adeguatamente stanno esasperando le famiglie di Angri, che si ritrovano in un contesto sempre più sporco e trascurato.

A peggiorare il quadro, questa inefficienza grava anche economicamente su cittadini già provati dalla crisi attuale, i quali percepiscono una mancanza di attenzione e considerazione da parte dell’amministrazione.

I dati emersi dal decreto dirigenziale N° 32 DEL 28/10/2024 sulla produzione dei rifiuti urbani della percentuale di raccolta differenziata e dal tasso di riciclaggio raggiunti dai comuni nell’ATO di appartenenza anno 2023.

I risultati indicano una leggera riduzione nella produzione complessiva dei rifiuti e un incremento della raccolta differenziata, che passa dal 55,6% del 2021 al 56,6% nel 2023 in generale in Campania.

Confrontando i dati di Angri con quelli di altri comuni della Campania, il divario appare evidente:

  • Angri: 48,96%,
  • Corbara: 70,87%
  • Nocera Inferiore: 53,15%
  • Nocera Superiore: 80,21%
  • Scafati: 60,16%
  • Sarno: 76,89%
  • Sant’Egidio: 70,12%
  • Sant’Antonio Abate: 84,18%
  • Pagani: N.C
Il monitoraggio, effettuato dalla Sezione Regionale del Catasto Rifiuti di Arpa Campania in collaborazione con l’Osservatorio, ha registrato nel 2023 una produzione complessiva di 2,588 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, un dato in calo rispetto agli anni precedenti, confermando la tendenza al ribasso osservata dal 2021. I dati storici mostrano un calo rispetto ai picchi del periodo pre-2010, quando la produzione si attestava sui 2,7–2,8 milioni di tonnellate, una diminuzione in parte legata alla crisi economica del 2009.

Tra i comuni dell’agro, Angri si posiziona agli ultimi posti, evidenziando una gestione che, a detta di molti cittadini e attivisti, richiede un cambio di marcia.

L’attivista politico Ciro Francese ha commentato sui social la situazione: “Bisogna dare una svolta. I dati per Angri sono sconfortanti, con un miglioramento appena percettibile, ma insufficienti rispetto agli altri comuni dell’Agro e persino a Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli. Angri è fanalino di coda per la raccolta differenziata e rifiuti.”

Francese ha inoltre dichiarato che è necessario un immediato cambio di rotta: “Non basta chiedere ai cittadini di rispettare le regole; il Comune deve dare l’esempio, fornendo un servizio efficiente ed efficacie per una raccolta differenziata di qualità. Solo così potremo migliorare l’ambiente e contenere i costi della TARI. Una maggiore qualità nella raccolta differenziata dovrebbe essere un obiettivo centrale per tutte le amministrazioni, passate, presenti e future. Campagne di sensibilizzazione mirate, incentivi per i cittadini e un sistema di gestione trasparente e efficace potrebbero ridare ad Angri la possibilità di contribuire in modo attivo alla green economy e al miglioramento della qualità della vita per tutta la comunità”, ha concluso Francesea.

QUI IL VIDEO >>> www.facebook.com/reel/914336100241603

JeanFranck Parlati