Domani 15 novembre, si preannuncia un venerdì nero per le scuole in tutta Italia, con uno sciopero che coinvolgerà sia il personale scolastico che gli studenti.
La protesta promosso dal sindacato Unione degli Studenti (Uds), con lo slogan “Vogliamo potere” e supportato da numerosi collettivi e associazioni da Anief (Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori) e riguarderà docenti, personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) ed educativo, sia a tempo determinato che indeterminato
Questa giornata di sciopero segna una doppia mobilitazione che mira a chiedere un cambiamento nel sistema scolastico e a protestare contro le difficoltà che coinvolgono tanto chi insegna quanto chi studia.
L’obiettivo della protesta è chiedere un cambiamento radicale nel sistema educativo. Secondo l’Uds, bisogna modificare l’attuale modello scolastico e ridare agli studenti la possibilità di progettare il proprio futuro.
Sul profilo Instagram del sindacato, il messaggio è chiaro: “Vogliamo poter cambiare le scuole, sia dentro che fuori di esse”.
Gli studenti richiedono scuole più libere da dinamiche oppressive, come la subordinazione al mondo del lavoro, la cultura della guerra, e le logiche autoritarie e performative.
Inoltre, chiedono un’educazione accessibile, senza costi insostenibili, e un maggiore coinvolgimento nelle decisioni che riguardano la scuola.
Non meno importante, la protesta evidenzia anche il malessere psicologico e la necessità di combattere il patriarcato all’interno degli istituti.
In programma un altro sciopero fissato il 29 novembre contro la manovra, la conferma dei segretari generali di Cgil e Uil.